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Cronaca San Salvario / Via Claudio Luigi Berthollet

La Movida si sposta a San Salvario: fioccano proteste e denunce

Con l'arrivo dell'estate i giovani torinesi riempiono le vie fino a tarda notte. I decibel si sono alzati e i residenti non riescono più a dormire. La Procura ha aperto un'inchiesta per capire come ridurre il problema

Con la chiusura dei locali ai Murazzi, la movida non è sparita ma sembra aver cambiato solamente quartiere. San Salvario, con i suoi locali, è diventato luogo di ritrovo per centinaia di ragazzi. E se con il freddo erano soprattutto i week end ad essere intasati, con l'arrivo del caldo le strade intorno a via Berthollet, via Goito e via Belfiore non hanno sofferto un attimo di solitudine.

Locali pieni fino a tarda notte si traduce anche in problemi di inquinamento acustico non più sopportabile dai residenti. Diverse sono state le denunce sporte, ma a nulla sono servite fino ad oggi. Eppure la Polizia municipale diverse volte è scesa in strada a fare controlli, ma da una parte ci sono i locali che si difendono con il fatto che le persone in strada potrebbero non essere loro clienti, dall'altra ci sono le centinaia di persone che, pur se bisbigliassero, farebbero comunque baccano.

Il problema è arrivato fino in Procura. Sul "rumore di San Salvario" è stata aperta un'inchiesta per capire come comportarsi e risolvere il problema che, per certi aspetti, presenta similitudini con i Murazzi. Se non altro perché nella vecchia zona della movida torinese il filone di sequestri e sigilli erano iniziati con alcuni controlli sui decibel troppo alti. La differenza è che ai Murazzi i locali erano concentrati in pochi metri, a San Salvario si estendono per un intero quartiere.

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