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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Quartieri uniti contro la movida notturna: "Vogliamo un risarcimento"

A Torino, ex grigia città industriale divenuta da anni una delle capitali della movida italiana, i cittadini esasperati sono scesi sul piede di guerra. "Vogliamo capire quali siano le responsabilità delle istituzioni"

Contro la movida notturna torinese, il prossimo 5 luglio nascerà un coordinamento che unirà le forze di tutte le associazioni e i comitati di quartiere attivi. L'appuntamento vedrà confluire gli abitanti di San Salvario, che da inizio estate appendono ai balconi drappi con le scritte 'Dormire per lavorare' e 'Dormire per studiare', con quelli del Quadrilatero Romano, storica zona di locali e dehors.

Oltre i residenti di San Salvario e zona Quadrilatero Romano, si uniranno gli abitanti del centro storico, a partire da quelli di Piazza Vittorio, che recentemente hanno commissionato uno studio fonometrico dal quale risulta come il rumore serale nell'area di sabato sera superi i 70 decibel, pari al rombo di una fabbrica, limite consentito per legge solo nelle zone industriali.

"L'idea - spiega Simonetta Chierici dell'Associazione Piazza Vittorio e Zone Circostanti - è quella di approfondire i danni alla salute provocati dall'inquinamento acustico e capire quali siano le responsabilità delle istituzioni, per far scattare un'azione volta al risarcimento dei danni subiti dai residenti. Non è possibile che il Comune pensi solo a fare cassa autorizzando locali e dehors, senza tutelare i diritti di chi a Torino vive e lavora".

RISPOSTA DI FASSINO - "In Piazza Vittorio bisogna tutelare le esigenze di residenti ed esercenti senza però perdere i grandi eventi - questa la risposta del sindaco di Torino al riguardo, il quale ha poi continuato dicendo - Lì c'é un patto tra comune, residenti ed esercenti che va via via verificato in modo da avere regole che tutelino tutte le esigenze. Lo stesso avverrà a San Salvario. Certo siamo testimoni del grande successo dei concerti di Traffic ed MTV che sono un acquisto importante per la città e l'hanno resa capitale della musica giovanile. Sarebbe un errore perderli" (Ansa)

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