Tre operai sono caduti da un ponteggio nel cantiere del Gerbido, dove si sta costruendo il nuovo inceneritore di Torino. Uno di loro, Cosimo Di Muro, 47enne di Canosa di Puglia, è deceduto nella caduta da oltre 40 metri, gli altri due, Antonio Di Muro, di 39 anni, e il romeno Mihai Lupu, di 24,  sono stati trasportati d'urgenza all'ospedale Cto in condizioni molto gravi. Secondo le prime valutazioni, al momento non sarebbero in pericolo di vita.

I tre operai caduti dal ponteggio erano alle dipendenze di una ditta di Ravenna. L'allarme, dopo l'incidente, è stato dato da una persona che è stata trasportata a sua volta in ospedale per lo choc. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco, la Polizia di Stato e i mezzi del 118, tra cui l'elisoccorso che ha trasportato i feriti al Cto.

A fare precipitare nel vuoto i tre operai sarebbe stato il cedimento meccanico dell'impalcatura del ponteggio la cui installazione era stata terminata ieri. E' l'ipotesi fatta dai Vigili del fuoco. Nel tragico volo sono rimasti coinvolti due fratelli italiani, il più giovane dei quali è la vittima, e un romeno. Lavoravano per la 'Edil Due' di Ravenna, la stessa azienda di cui era dipendente Antonio Carpini, il caposquadra morto nello stesso cantiere il 3 marzo. Il titolare della società, Nicola Angona, è arrivato al cantiere nella tarda mattinata dopo essere stato avvertito del secondo tragico incidente. L'inchiesta è condotta dal pm Raffaele Guariniello.

E' il secondo incidente mortale nel giro di poche settimane nel cantiere del Gerbido. Ad inizio marzo aveva perso la vita Antonio Carpini, il caposquadra di una ditta edile, morto dopo essere precipitato nel vuoto da 30 metri d'altezza.

3 MARZO 2012: CADE NEL VUOTO NEL CANTIERE: MUORE CAPOSQUADRA