rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Morì di malaria dopo una diagnosi errata, condannati sette medici

Avevano ipotizzato un linfoma

Sette medici in servizio all'ospedale Molinette nel dicembre 2008 sono stati condannati ieri, martedì 7 novembre 2017, a pene comprese tra dieci mesi e un anno e mezzo per non avere ricosciuto un caso di malaria che portò alla morte Antonio Mencaroni, ingegnere della Goodyear morto di malaria, probabilmente contatta da una zanzara anofele annidatasi in alcuni pneumatici.

La sentenza è stata pronunciata dal giudice monocratico Giulia Casalegno, che ha accolto le richieste del pm Rossella Salvati. Gli imputati
dovranno anche pagare una provvisionale di 80mila euro alla vedova Anna Casula e di 20mila alla sorella della vittima, entrambe assistite dall’avvocato Anna Ronfani.

Un'ottavo medico è stato invece assolto "per non avere commesso il fatto". Aveva visitato il paziente una sola volta quando era ormai troppo tardi per salvarlo. .

La vicenda

Il 6 dicembre 2008 l'ingegner Mencaroni fu trasferito dall'ospedale Koelliker, dove era stato sottoposto a un intervento con il laser alla prostata, alle Molinette. Era ricoverato da 20 giorni e la febbre non scendeva. Lui non aveva segnalato viaggi in paesi a rischio e i medici decisero di asportargli la milza, secondo l'accusa peggiorando il quadro clinico che porto il paziente alla morte il 1 giugno 2010 senza che la febbre gli fosse mai passata in un anno e mezzo di calvario.

L'accusa

Secondo il pm Salvati i medici non avrebbero mai consultato uno specialista, non ponendosi mai il problema dei sintomi e sbagliando la diagnosi (avevano ipotizzato che si trattasse di un linfoma). Anche se il paziente non aveva fatto viaggi a rischio, nulla avrebbe vietato di sottoporlo a esami più approfonditi, in quanto i sintomi erano stati sufficientemente chiari.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Morì di malaria dopo una diagnosi errata, condannati sette medici

TorinoToday è in caricamento