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Cronaca Cuorgnè / Via Brigate Partigiane, 111

Trovato morto in casa a Cuorgnè per un malore: era l'autore di un efferato omicidio

Uccise a sangue freddo un macellaio padre di due figli e fu condannato a 23 anni di carcere

Benedetto Frisina, 70 anni, è stato trovato morto nell'appartamento pubblico in cui abitava in via Brigate Partigiane a Cuorgnè. È stato ucciso da un malore. L'uomo era noto in quanto autore di un efferato omicidio, quello del macellaio Giuseppe Magnino, avvenuto nella sua attività proprio a Cuorgnè nel lontano 1981, e di altri episodi di cronaca nera. Frisina era pensionato per la sua attività di muratore. Era stato condannato, per quel delitto, a 23 anni di carcere in via definitiva nel marzo 1986.

L'omicidio di Giuseppe Magnino

Quando fu ucciso, il 28 marzo 1981, Giuseppe Magnino aveva 43 anni ed era padre di due figli. Era titolare di due macellerie, una in via Ruatti a Cuorgnè e l'altra in via Martiri della Libertà a Valperga. Fu sorpreso all'orario di chiusura della prima, portato nella cella frigorifera e freddato con un colpo di pistola in testa. La moglie, non vedendolo rincasare, diede l'allarme e lo trovò lei stessa solo a mezzanotte. I sanitari tentarono disperatamente di salvarlo trasportandolo all'ospedale cittadino, ma era troppo tardi. Il movente è quello classico della criminalità organizzata: si era rifiutato di pagare il pizzo a lui, che secondo gli investigatori stava cercando di mettere insieme un maldestro giro di protezione in stile mafioso. L'omicidio rimase irrisolto per due anni, fino a quando nell'ottobre 1983 Frisina fu arrestato per l'attentato a un bar di Cuorgné e in casa gli furono trovati 12 candelotti di dinamite. Dell'assassinio furono accusati anche la convivente e il socio di Frisina, ma poi furono scagionati.

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