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Cronaca Sant'Antonino di Susa

Addio ad Anton: le montagne, la lotta agli incendi, le moto e il movimento No Tav

Morto precipitando in montagna

Gli amici e familiari hanno dato l'ultimo saluto oggi, lunedì 25 marzo 2019, a Anton Matarazzo, morto lo scorso mercoledì 20 marzo 2019 precipitando dal Monte Muret dove era andato a fare un'escursione. La cerimonia si è svolta nel cimitero di Sant'Antonino di Susa, dove l'uomo, 51 anni, abitava da sempre.

Di lavoro faceva l'idraulico ed era conosciuto non soltanto per la sua professione, ma per le sue varie attività che portava avanti con passione. Naturalmente tra queste c'era la passione per le arrampicate e la montagna. "È morto facendo quello che gli piaceva di più", dicono molti dei suoi amici.

Matarazzo era anche un vigile del fuoco volontario nel distaccamento di Condove, che ora lo piange. Numerosi sono i messaggi di cordoglio arrivati anche dagli altri distaccamenti della valle di Susa.

Amava anche le uscite in moto e sono diversi i gruppi di biker a ricordare tutti i chilometri passati insieme sulla strada.

Infine (ma non meno importante) c'è la sua lunghissima militanza nel movimento No Tav. "Era anche e sopratutto innamorato della sua terra e della sua valle - scrive Maurizio Piccione, amico e compagno di militanza nel movimento, su Facebook, a nome dei comitati di Chiusa di San Michele, Vaie e Sant'Antonino di Susa -. Che quindi fosse da sempre No Tav era scontato. Sempre presente nei momenti topici e mai solo a guardare... Poi la parte idraulica dei presidi è sempre stata roba sua. Lo ricordiamo ai molti pranzi e cene al presidio di Vaie sempre accompagnato con il suo fedele amico a quattro zampe. Racconti di imprese epiche di montagna si mescolavano con i ricordi di lotta e di come poter fermare quel maledetto treno".

Anton Matarazzo, morto in montagna il 20 marzo 2019

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