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Cronaca Moncalieri / Strada Genova

Moncalieri, l'incontro con il comitato di Moriondo per la sicurezza

I carabinieri, la polizia municipale e l'assessore all'urbanistica Marcello Concas con i cittadini del comitato di Moriondo per affrontare i temi della sicurezza e delle ex aree industriali ormai dismesse e sede di girovaghi e senza tetto

Sicurezza in strada e a casa. Questo il tema affrontato nella serata di lunedì dal comitato di cittadini della frazione di Moriondo a Moncalieri. Circa duecento cittadini della borgata sul confine con Trofarello si sono incontrati all'hotel Rigolfo per discutere della sicurezza in borgata. Durante la serata organizzata dal comitato presieduto da Enrico Capello sono intervenuti anche le forze dell'ordine con il comandante di Compagnia capitano Andrea Fabi, il comandante della stazione dei carabinieri di Moncalieri e il comandante della polizia municipale Ugo Esposito. Ma non solo, anche l'amministrazione comunale ha voluto prendere parte all'incontro tra i cittadini con l'assessore all'Urbanistica Marcello Concas. 

I fatti di cronaca delle ultime settimane, dal tragico omicidio all'ex Altissimo fino ai furti in appartamento, hanno fatto salire la rabbia e la preoccupazione dei cittadini. "Importante prima di tutto - spiega il capitano Fabi nel suo intervento per spiegare ai cittadini quello che fanno le forze dell'ordine e come si comportano di fronte all'escalation dei reati - è imparare a distinguere i fatti. L'omicidio della giovane donna e i furti in appartamento sono reati diversi che nulla hanno a che fare tra di loro. Un fatto come questo ( l'omicidio di Magda Valcelian, ndr) è un omicidio di genere che può avvenire in qualunque contesto sociale". 

"Nessuno di noi - continua il comandante - ha la sfera di cristallo o un software come quello di Minority Report, ma possiamo contrastare la criminalità con intelligenza e buon senso. Innanzitutto è importante - spiega - che non ci si faccia prendere dalla psicosi collettiva che costringe tutti a vivere nel terrore, bisogna prendere le opportune cautele per tutelare noi stessi e i nostri vicini da episodi spiacevoli". Secondo quanto spiegato nella sala in cui erano presenti, oltre a tanti cittadini comuni anche diversi rappresentati della politica locale di centro destra, centro sinistra e movimento 5 stelle,  la raccomandazione dei militari è piuttosto semplice: "Non fatevi i fatti vostri". 

"Voltarsi dall'altra parte quando si notano movimenti sospetti e non abituali - spiega il capitano Fabi - è un grave errore che mette rischio la sicurezza di tutti. Spesso ci troviamo ad intervenire solamente dopo che il reato si è consumato -sottolinea - ma con l'aiuto e le segnalazioni dei cittadini siamo spesso in grado di intervenire per prevenire i reati e garantire la sicurezza". Ultimo in ordine di tempo è stato l'arresto di due giovani rom in strada Maiole, che sono stati fermati proprio grazie alla segnalazione di un cittadino, colti in flagranza di reato mentre tentavano di derubare un alloggio. 

Neigbhor watching, l'osservazione del vicinato, e alcune buone pratiche di buon senso possono aiutare tutti a vivere in modo sicuro. "Il cittadino non si deve sentire solo di fronte ad una minaccia - sottolinea il comandante Fabi - basta applicare le regole del buon senso: non credete a falsi amici dei parenti che vi fermano per strada, non aprite ai sedicenti tecnici e soprattutto non rivelate a nessuno dove tenete i vostri preziosi". Inoltre i carabinieri consigliano alla cittadinanza di chiamare sempre il 112 in caso di persone sospette nei paraggi della proprio abitazione. 

Anche il comandante della polizia municipale, Ugo Esposito, parla ai cittadini di sicurezza e prevenzione: "Abbiamo capito che non è efficiente mettere un poliziotto ad ogni angolo - spiega - ed è pericoloso per lo steso operatore. Per migliorare le condizioni di sicurezza di tutti dobbiamo capire che è importante cercare di informare le forze dell'ordine con tempestività. La sinergia tra i cittadini e le forze dell'ordine - conclude il comandante Esposito - è importante, necessaria la creazione di rapporti di buon vicinato". 

Ma il tema del'incontro, oltre la sicurezza, si concentra anche sulle ex aree industriali della città. I fatti dell'ex Altissimo, dai rave parti dei mesi scorsi al brutale omicidio del 9 febbraio. Su questo l'assessore all'Urbanistica, Marcello Concas, spiega: "Abbiamo presentato cinque progetti per la riqualificazione delle ex aree industriali - spiega l'assessore -si tratta di progetti e non di varianti, quindi la loro fattibilità è legata esclusivamente al voto del consiglio comunale". Secondo quanto spiega Concas sarebbe un punto di rilancio, non solo della sicurezza e delle situazioni più a rischio sotto il profilo sociale, ma anche un modo per rilanciare l'economia del territorio. 

I cittadini però hanno mostrato una grande insofferenza per la continua e persistente minaccia alla loro sicurezza generata dal proliferare i reati, spesso commessi da cittadini stranieri, nelle loro case e proprietà. Secondo quanto lamentano i cittadini, negli ultimi mesi ad essere prese d'assalto non sono solo le abitazioni, ma anche le cantine dove vengono conservati beni alimentari e altri oggetti. Infatti, molti cittadini, sottolineano la disperazione di chi commette questi reati che non è in cerca, molto spesso, di denaro o preziosi, ma dei beni di prima necessità per mangiare. 

Emerge quindi che nelle cittadinanza si avverte non solo un problema legato alla sicurezza, ma anche un vero e proprio allarme sociale in cui si sentono abbandonati dalle forze politiche. Certo l'incontro non è stato orfano di polemiche politiche legate all'opportunità di speculazioni edilizie offerte dal rilancio delle ex aree industriale e da presunte responsabilità dell'amministrazione in merito alla sicurezza in città, ma la serata ha permesso ai cittadini di comprendere il grande lavoro svolto dai carabinieri e dalla polizia municipale di Moncalieri e di percepire quanto sia importante la collaborazione tra i cittadini e le forze dell'ordine in un'ottica di città più sicura. 

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