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Cronaca

Molestie a tre soldatesse e insulti razzisti a un quarto: maresciallo indagato e sospeso dall'esercito

Due ufficiali avrebbero cercato di insabbiare

Un 35enne maresciallo capo-plotone della brigata alpina Taurinense è indagato dalla procura di Torino per violenza sessuale nei confronti di tre soldatesse e per maltrattamenti con l’aggravante razziale ai danni di un militare di origini marocchine.

L'inchiesta, condotta dai carabinieri, è coordinata dal pm Barbara Badellino, che ha chiuso le indagini a fine maggio 2019, e vede indagati anche due ufficiali dell’esercito: un capitano 44enne per omessa denuncia e tenente colonnello 47enne per favoreggiamento. In sostanza, avrebbero cercato di insabbiare il caso.

Gli episodi contestati sarebbero avvenuti tra 2017 e gennaio 2018 in occasione degli allenamenti in vista dei campionati sciistici delle truppe alpine, in particolare a Oulx e Pragelato. Le ragazze vittime hanno tra i 21 e i 25 anni. Secondo la ricostruzione degli investigatori l'uomo avrebbe palpato loro il sedere, messo le mani sui fianchi e le avrebbe baciate sulle guance.

Il soldato di origini africane, che aveva 20 anni, invece, sarebbe stato apostrofato con epiteti quali "negretto" e "mau-mau".

Il maresciallo è stato sospeso dal servizio lo scorso novembre 2018. "Laddove le accuse fossero confermate - dicono dallo Stato Maggiore dell'esercito -, si tratta di comportamenti indegni, inaccettabili e immorali, ancora più gravi per uomini e donne che indossano l'uniforme e rappresentano lo Stato".

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