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Cronaca

Caos sulle scuole pubbliche e paritarie: a settembre si rivedrà la legge

La Giunta di Sergio Chiamparino prende tempo e rimanda a settembre la discussione e il voto per la modifica della norma regionale tanto discussa. Si oppone la minoranza: "Una modifica ucciderebbe le paritarie"

Rinviata a settembre la decisione sulla modifica della norma regionale tanto discussa che sta impedendo a quattro scuole piemontesi di poter aprire visto che non hanno ricevuto il via libera dalle scuole paritarie comunali. In particolare i quattro nodi critici sono a Torino, Villanova Canavese, San Damiano d'Asti e Bibiana. Se però nei primi tre c'è una possibilità di trovare una soluzione nell'immediato, a Bibiana la situazione è diversa e più complicata.

Come già largamente descritto in un precedente articolo, nel Comune di Bibiana la precedente amministrazione aveva fatto costruire un asilo nido pubblico costato oltre un milione di euro. Per la parte comunale è stata aperto un mutuo con cui è stato fatto fronte a 120mila euro, soldi che si sono aggiunti a quelli regionali (500mila) ed europei (388mila). Questi soldi ora pesano parecchio sull'amministrazione attuale - il nuovo sindaco è Pier Giorgio Crema - e la beffa e che la scuola, che avrebbe dovuto aprire a settembre, rimarrà chiusa per il veto dato dalla Federazione Italiana delle Scuole Materne, quella che in sostanza raggruppa le scuole cattoliche.

In Consiglio regionale c'è chi ha provato a mettere rapidamente una toppa a questa situazione proponendo un ordine del giorno al riguardo. I consiglieri di Sel, Marco Grimaldi, e del Pd, Andrea Appiano, hanno chiesto una verifica sui veti delle scuole private (nei casi sopracitati) chiedendo che si trovi la soluzione affinché non basti un parere negativo da parte delle scuole paritarie per evitare l'apertura di un altro istituto.

La questione è stata discussa all'interno della Giunta regionale di Sergio Chiamparino. Un tema complesso perché riguarda una norma approvata nel 2013 quando a capo della Regione c'era Roberto Cota: tradotto, tutta l'opposizione voterebbe contro la sua modifica. A questi si aggiungono alcuni consiglieri appartenenti alla maggioranza, legati al mondo cattolico e quindi "impossibilitati" ad andare contro le scuole paritarie. Il rischio sarebbe quello di bruciare la proposta di modifica e di nn avere più possibilità. Ecco perché ci sarà un periodo di mediazione, almeno fino a settembre.

"La scuola statale di Torino aprirà - dice l'assessore regionale Gianna Pentenero in conferenza -. Riguardo gli istituti di Villanova Canavese, Bibiana e San Damiano d'Asti verranno fatti ulteriori approfondimenti a livello locale. La situazione di Bibiana è la più complicata: abbiamo fatto una proposta all'amministrazione locale. Nella risoluzione dei nodi dobbiamo però attenerci alla delibera di programmazione regionale, che è del 2013". La discussione e una probabile modifica alla norma le darà la possibilità però di entrare in vigore dal prossimo anno.

Alcune accuse sono state mosse da Forza Italia, secondo cui la modifica della norma "ucciderebbe le scuole paritarie". "Dipende da come questa norma verrà rivista", la pronta risposta dell'assessore Pentenero.

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