I rifugiati puliscono la città, al via il progetto di inclusione sociale
Saranno un centinaio all'anno che, suddivisi in squadra, contribuiranno ogni sabato all'ordine di strade e giardini
Ha preso il via ieri il progetto avviato dal Comune di torino che vede i rifugiati impegnati in un percorso di inclusione sociale relativo alla pulizia delle strade e dei giardini della città.
Saranno circa un centinaio ogni anno, dotati di pettorina gialla, con la scritta "volontario" e "grazie Torino", a lavorare ogni sabato mattina guidati dal personale Amiat. "Un modo per loro per ricambiare l'accoglienza che ricevono dai torinesi - ha detto il sindaco Piero Fassino - oltre che per sentirsi parte attiva della vita e della bellezza della nostra città".
Un progetto che tuttavia non è completamente nuovo alla città. L'iniziativa segue infatti le orme di quello della Circoscrizione 4 di Torino, "Solidarietà in San Donato" , che un anno fa ha coinvolto - in collaborazione con l'Amiat - 44 profughi ospiti della cooperativa " L'Isola di Ariel".
I ragazzi, provenienti soprattutto da Guinea, Gana e Nigeria, lavoravano tre mattine a settimana, suddivisi in 4 squadre, per tenere in ordine vie e giardini in zona San Donato e Spina 3
