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Cronaca

Innovazione, l'energia della metro per il riscaldamento delle case

Si partirà dall'area di piazza Bengasi e dal nuovo grattacielo della Regione

L’energia prodotta dalla metro potrà essere utilizzata per fornire calore, o al contrario, raffreddare le abitazioni soprastanti. Si comincerà da piazza Bengasi e potrebbero essere gli uffici nel nuovo palazzo della Regione a testare la nuova tecnologia. Si tratta di un'innovazione messa a punto dal team dell'ingegnere Marco Barla che ritiene di poter riscaldare o raffreddare le abitazioni sul tratto di terreno che separa la superficie dal sottosuolo. 

Sarà la zona di piazza Bengasi la prima a sperimentare l'innovazione ingegneristica: le strutture sotterranee, nel tratto scavato dalla talpa "Masha", saranno attrezzate in modo da diventare "scambiatori di calore". Il funzionamento della nuova tecnologia Enertun verrà testato nel tratto di tunnel sottostante al nuovo grattacielo della Regione: l’attivazione termica del rivestimento della galleria potrebbe consentire di fornire energia termica alla nuova torre. 

Il terreno, che nei 10 metri sotterranei della metro ha una temperatura di 14,5 gradi, rappresenta infatti un ottimo serbatoio di energia e grazie a un fluido termovettore, sarà possibile il trasferimento del calore dal terreno agli edifici e viceversa. Un sistema peraltro conveniente anche dal punto di vista economico. Dallo studio di Barla, è emerso infatti che il sistema Enertun implichi riduzione di costi operativi dal 75 al 145% rispetto agli altri sistemi considerati. 

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