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Cronaca

Matteo Salvini al villaggio dell'ex Moi: "Qui c'è un sindaco che dorme"

Il leader della Lega Nord ha parlato ai residenti e si è detto pronto a governare. Un presio di profughi e giovani dei centri sociali vieta l'accesso alle palazzine occupate

"Qui c'è un sindaco che dorme". Sono queste le parole del leader della Lega Nord Matteo Salvini, in visita a Torino nell'area dell'ex Moi di via Giordano Bruno, nell'occhio del ciclone per lo stato di degrado e di abbandono in cui palazzine ed ex mercati generali versano da tempo.

Le forze dell'ordine sono ovunque, il dispiegamento di polizia, carabinieri e vigili protegge il presidio della Lega Nord organizzato in piazza Galimberti perchè, dopo gli episodi avvenuti nelle altre Regioni d'Italia e le proteste dei centri sociali che hanno di fatto impedito al Comune di ispezionare le palazzine di sua proprietà, le aggressioni sono dietro l'angolo.

Il comizio si sta tuttavia svolgendo in modo sereno, salvo un modesto presidio di immigrati e giovani dei centri sociali che, davanti alle palazzine occupate, vietano l'accesso agli edifici: a separare i due gruppi - leghisti e profughi - un cordone delle forze dell'ordine. Presenti al comizio anche l'ex presidente della Regione Roberto Cota ed il capogruppo della Lega al  Comune di Torino Fabrizio Ricca: "La presenza di Salvini oggi è significativa - ha detto il consigliere Ricca -. Dopo aver denunciato lo spaccio all'ex Moi da parte dei presunti profughi ora la situazione va sistemata. Accogliamo e proteggiamo chi scappa dalla guerra, ma rimpatriamo i clandestini".

Salvini ha parlato ai residenti, ha raccolto le testimonianze e punta dritto verso il 2015 perchè, a suo dire, sarà la Lega Nord a governare: "Nel 2015 abbiamo il dovere di prepararci a governare perchè torneremo a governare". Intanto accusa l'amministrazione comunale torinese che "tollera da troppo tempo e concede residenze che agli italiani nelle stesse condizioni non sarebbero mai concesse".  Alle palazzine ex Moi, infatti di proprietà del Comune, sono rifugiati attualmente oltre 700 profughi, mentre le zone limitrofe sono in preda al degrado ed alla criminalità.

"Si tratta di ripristinare la legalità - ha continuato Salvini - perchè ci sono tanti italiani che questo Natale lo passeranno al freddo perchè non hanno occupato. I rifugiati, che sono una minima parte di quelli che sbarcano, hanno tutto il diritto di essere accolti con dignità, gli altri tornino da dove son partiti".

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