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Cronaca Moncalieri

25enne maltratta i familiari e finisce in carcere, il fratello: "Ci ha ucciso anche delle capre"

Tutto sarebbe iniziato dopo un viaggio in camper in giro per l’Europa, quando il giovane è tornato a casa e ha avuto un piccolo incidente che ha danneggiato il van

Avrebbe tiranneggiato i familiari con danneggiamenti, insulti, minacce di morte e persino l’uccisione di alcune capre, tanto da farli vivere in uno “stato di paura e prostrazione morale”: per questi fatti un 25enne, già in carico al Servizio per le tossicodipendenze di Saluzzo, è finito a processo con l’accusa di maltrattamenti in famiglia davanti al Tribunale di Torino. I primi episodi risalgono a settembre 2022, ma le angherie sarebbero proseguite fino a marzo di quest’anno, quando il giovane è stato arrestato dalla volante di Moncalieri.

Questa mattina i familiari, che nel processo figurano come persone offese, sono stati sentiti in aula e hanno consegnato al giudice Cristiano Trevisan il racconto di quei mesi. Tutto sarebbe iniziato dopo un viaggio in camper in giro per l’Europa, quando il giovane è tornato a casa e ha avuto un piccolo incidente che ha danneggiato il van. “Se l’è presa con i miei genitori. Ha posteggiato il camper davanti a casa nostra e ha iniziato con dei dispetti, per esempio bucava le gomme delle auto o demoliva la casa fuori. Poi ha iniziato ad ammazzarmi delle capre che stavano fuori”, ha spiegato il fratello. Fino a marzo, quando ci sarebbe stata un’“escalation” di vessazioni: “Sono diventato padre da poco, lui mi diceva che mio figlio sarebbe nato con un handicap. Ricevevo minacce da mesi”.

Nel decreto che ha disposto il giudizio immediato, gli episodi contestati sono diversi e si aggiungono a quelli riferiti in aula: oltre a minacciare di morte i genitori o di “bruciare la casa” in cui tuttora vivono, il ragazzo avrebbe lanciato addosso al fratello tazze, un pezzo di mattone e una tanica di benzina. Successivamente lo avrebbe preso a pugni e avrebbe rotto il vetro della sua auto. Lo stesso trattamento avrebbe riservato al padre, che si è ritrovato con le gomme del furgone bucate dopo aver ricevuto un pugno in testa ed essere stato spinto con forza a terra.

Inizialmente il 25enne aveva ottenuto i domiciliari, ma la misura è stata inasprita e ora è detenuto nel carcere di Frosinone. A febbraio sarà sentito dal giudice e per lui il difensore Maurizio Pettiti chiederà di applicare una misura più leggera.

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