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Cronaca

Mezzi pubblici Gtt spesso pericolosi, il Comune corre ai ripari

Le ultime aggressioni hanno convinto l'amministrazione a intervenire per scongiurare altri episodi sgradevoli. Una delle soluzioni arriva dal progetto "Linea sicura"

Negli ultimi mesi sono stati compiuti diversi atti di violenza all'interno dei mezzi pubblici della Gtt. Il problema non è sfuggito all'amministrazione comunale e l'argomento è approdato in Sala Rossa. Ad essere presi di mira dai violenti soprattutto i controllori, anche se non sono mancati coinvolgimenti di autisti e passeggeri.

Nell'ultima settimana del mese di maggio avevamo raccontato quanto accaduto all'interno del tram della linea 4. Un ragazzo di origini marocchine trovato senza biglietto era andato fuori di senno colpendo ripetutamente con l'ombrello sia l'addetto al controllo, sia tre passeggeri, tra cui la consigliera di circoscrizione Patrizia Alessi. Il protagonista negativo di quell'episodio era riuscito a farla franca scappando non appena le porte del tram si erano aperte.

"In alcune parti della città c'è la sensazione che i mezzi pubblici non siano sicuri e questo depone a sfavore degli stessi - tuona il consigliere del Movimento 5 Stelle Vittorio Bertola -. Bisogna capire come intervenire, anche perché gli aggressori quasi sempre scappano non appena si aprono le porte e non vengono presi più". Il problema dell'apertura delle vie di fuga non può essere derogato. In Italia vige una norma per cui l'autista non può esimersi dall'apertura delle porte del mezzo pubblico in prossimità della fermata. Se non lo facesse, magari per attendere l'arrivo delle forze dell'ordine, commetterebbe il reato di sequestro di persona. "Non si può impedire l'uscita dei passeggeri - sottolinea l'assessore al Trasporto Claudio Lubatti -. Sarebbe cosa di buonsenso riuscire ad attendere l'arrivo degli agenti di Polizia, ma non si può assolutamente".

Come sottolineato dal consigliere grillino, quando il malvivente di turno esce dal mezzo pubblico, difficilmente riesce ad essere acciuffato. Colpa anche delle videocamere di sicurezza, installate solamente sul 50 per cento del parco vetture della Gtt. Il sopracitato caso della linea 4, ad esempio, non ha potuto essere risolto anche per la mancanza di video. "Stiamo installando nuove telecamere, ma attualmente solo la metà sono coperte da videosorveglianza", dice ancora Lubatti.

La soluzione da parte del Comune di Torino si chiama "Linea sicura". I controllori Gtt dovrebbero iniziare gradualmente a svolgere il proprio lavoro accompagnati da forze dell'ordine. Una misura già adottata in via sperimentale in qualche occasione che vedrebbe un potenziamento per garantire maggiore sicurezza. La decisione è stata presa dopo un incontro congiunto tra assessorato, azienda Gtt e Polizia municipale.

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