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Cronaca Chieri

"Assenteista e ladro di farmaci": l'Asl licenzia il ginecologo finito sotto inchiesta

Ma lui si difende: "Chiarirò tutto"

Un ginecologo italiano di 59 anni è stato licenziato dall'Asl To5, dove lavorava nel settore igiene pubblica, dopo che i carabinieri del nucleo antisofisticazione sanità (Nas) di Torino hanno aperto un'indagine su di lui accusandolo di avere rubato farmaci dagli ambulatori in cui lavorava, a Chieri, e di avere timbrato abbandonando poi il posto di lavoro. Il provvedimento è diventato esecutivo a metà luglio 2019.

Secondo l'avvocato che lo difende, Roberto Longhin, il provvedimento adottato dall'Asl è "sproporzionato" rispetto ai fatti che sono contestati, anche perché, per quanto riguarda l'abbandono del posto, "questo è avvenuto soltanto in caso di emergenze". E anche i farmaci trovati nello studio privato del professionista, di chiara provenienza ambulatoriale, avrebbero dovuto essere avviati alla distruzione e sarebbe stata soltanto una sbadataggine del medico averli lì. "Possiamo chiarire la nostra posizione", ha affermato il legale.

"Non abbiamo agito a cuor leggero - controbattono dall'Asl -. Il consiglio di disciplina ha fatto un'attenta valutazione dei fatti, ritenuti di estrema gravità. Per questo si è proceduto al licenziamento, la sanzione più pesante possibile. Dimostra la volontà di non tollerare comportamenti contrari all'interesse pubblico".

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