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Cronaca San Salvario / Corso Massimo d'Azeglio

Notte in strada per rivedere il marito, corso Massimo in tilt per 15 ore

Dopo aver passato quasi 15 ore seduti lungo la carreggiata di corso Massimo, donna e bambini sono stati accompagnati al Cie dal marito della donna e, successivamente, in una casa famiglia

Si è risolta soltanto nelle prime ore di questa mattina la situazione in corso Massimo d'Azeglio, rimasto bloccato dalle 17.00 di ieri pomeriggio a seguito di una protesta inscenata da una donna egiziana e dai suoi quattro figli minorenni che hanno, di fatto, passato la notte lungo la carreggiata in direzione di corso Unità d'Italia. 

Il piccolo nucleo famigliare è stato condotto stamane al Cie, dove è stato rinchiuso il marito della donna, e successivamente condotto in una casa famiglia. A capo della protesta - che ha mandato letteralmente in tilt il traffico torinese, peraltro nel quartiere di San Salvario, centro della movida e del traffico specie nel fine settimana - un fatto avvenuto nelle prime ore di ieri mattina. Secondo quanto riferito dalla donna, i carabinieri avrebbero fermato l'intera famiglia e, riscontando alcune irregolarità nei documenti, hanno condotto il marito al Cie di corso Brunelleschi.

Col passare delle ore, non avendo più notizie del coniuge, la donna ha iniziato a sostenere che l'uomo fosse stato ammazzato e per questo ha chiesto con insistenza di potergli parlare al telefono. Data l'impossibilità di poter parlare con il marito donna e bambini sono rimasti seduti lungo la carreggiata di corso Massimo fino alle prime ore di stamane quando, anche grazie all'intervento dell'assessore Ilda Curti, sono stati condotti prima al Cie e poi in una casa famiglia.

Il traffico su corso Massimo d'Azeglio e vie limitrofe è tornato alla normalità: ripristinati anche i percorsi della linea 16 di Gtt che ieri sera erano stati fatti deviare lungo via Nizza.

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