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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Il disastro ambientale diventa delitto, Guariniello: "Non basta per evitare casi Eternit"

Secondo il pubblico ministero Guariniello, la normativa approvata non risulta comunque sufficiente per evitare che si verifichino casi come quelli della prescrizione del processo Eternit

Gli ecoreati sono legge. Niente più contravvenzioni: da ora in poi le condotte come l'inquinamento, il disastro ambientale, l'impedimento dei controlli, l'omessa bonifica e il traffico di materiale radioattivo diventano delitti. Ci sono voluti 18 anni di battaglie, tanto che in Senato, al momento dell'approvazione della legge, sono scattati gli applausi. Un passo avanti considerevole soprattutto alla luce del famoso caso Eternit, per il quale la Cassazione ha assolto il magnate svizzero - imputato di disastro ambientale - per prescrizione del reato e ha costretto i pm a percorrere la via dell'imputazione per omicidio volontario.

La nuova legge, infatti, prevede dei tempi di prescrizione raddoppiati e pene che possono arrivare fino ai 15 anni di reclusione. Da oggi in poi casi come il processo Eternit non dovrebbero avere più giustificazioni. Il reato di disastro ambientale è, infatti, punito con la reclusione da 5 a 15 anni.

Se da una parte il Governo Renzi si dice soddisfatto dell'approvazione della legge, molti altri sollevano i primi dubbi. Tra questi anche il pubblico ministero di Torino Raffaele Guariniello, il quale, in merito all'approvazione della legge sugli ecoreati, esprime la sua discordanza, affermando che tale percorso normativo non risulta comunque sufficiente per evitare che si verifichino casi come quelli della prescrizione del processo Eternit: "I tempi della prescrizione sono stati allungati - ha affermato il pm - ma la formulazione del reato è rimasta la stessa".

Secondo il pubblico ministero - che sarà in aula proprio oggi per la ripresa dell'udienza preliminare Eternit bis, dove l'imprenditore Schmidheiny è chiamato a difendersi dall'accusa di omicidio di 258 persone - sebbene siano cambiate le varie forme che può assumere un disastro ambientale, dall'altra lo spirito di fondo è il medesimo della vecchia normativa. "La Cassazione - ha spiegato il magistrato - ha stabilito che questo reato si consuma quando avviene l'evento. E l'evento, nel caso Eternit, è datato 1986, quando la società ha smesso di produrre. I supremi giudici hanno detto che il nostro processo era prescritto ancor prima di cominciare. E questa legge non modifica il principio".

Guariniello non è l'unico a bocciare la legge. Anche il leader dei Verdi, Angelo Bonelli, è intervenuto per criticare il provvedimento, mettendo in luce la parola "abusivamente" introdotta nella fattispecie del reato di disastro, un avverbio "con il quale si apre la porta dell'impunità per le grandi industrie inquinanti".

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