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Cronaca

La Lega toglie il tappeto per la preghiera e la Procura apre un fascicolo

Dopo il blitz di ieri, i consiglieri Ricca e Carbonero - che avevano rimosso l'angolo di preghiera per i musulmani allestito in Comune - verranno ascoltati dalla Polizia. Potrebbero rispondere di violazione della legge Mancino

I fatti di ieri accaduti a Palazzo Civico sono diventati un vero e proprio caso.  È stato aperto un fascicolo dalla Procura di Torino, senza indagati e ipotesi di reato, sul blitz dei consiglieri della Lega Nord in Comune.  Per loro potrebbe configurarsi la violazione della legge Mancino, sulle discriminazioni per motivi razziali.

Fabrizio Ricca e Roberto Carbonero, avevano infatti protestato relativamente allo spazio provvisorio nella Sala Matrimoni, allestito per permettere agli ospiti della tavola rotonda sulla moda islamica, in corso a Palazzo Civico, di raccogliersi in preghiera, rimuovendo direttamente il tappeto posizionato appositamente, così come vuole la tradizione islamica.

Gli autori della protesta verranno ascoltati dalla Polizia. E nel frattempo, sui fatti di ieri, arrivano anche i primi commenti dall'arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia: "Ci auguriamo che la scelta, da parte dell'amministrazione comunale, di concedere una sala per la preghiera ad alcuni fedeli musulmani, sia il segno del superamento di quel blocco ideologico che separa laicità e vita di fede. Siamo certi - ha concluso - che questa scelta verrà confermata anche quando altre comunità religiose riconosciute in Italia, cattolica compresa, chiederanno lo stesso trattamento". 

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