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Cronaca

Jihadisti passati da Torino, gli investigatori scoprono due nuovi casi

Sono andati a combattere in Siria e se ne sono perse le tracce. Hanno ottenuto fondi come studenti universitari

Ci sono altri due giovani tunisini che, dopo aver passato alcuni anni a Torino, da iscritti all'Università, sono partiti a combattere per la Siria nelle file dell'Isis.

E' quanto emerge dall'inchiesta della procura che già aveva portato a scoprire che due giovani nordafricani, Wael Labidi e un tale Khaled detto Khallouda Il Leone, erano stati nella nostra città prima di andare a morire in Medio Oriente.

Un quinto studente, Bilel Chiahoui, si era invece spostato a Pisa ed è stato bloccato dai carabinieri del Ros dopo avere annunciato il proprio martirio su Facebook, poi portato al Cie di Torino e rimpatriato.

A questo punto appare probabile, secondo i pm Alberto Perduca, Andrea Padalino e Antonio Rinaudo che coordinano l'inchiesta, che nella nostra zona ci sia un reclutatore, anche se non è ancora stato scoperto.

Per farlo sono al lavoro i carabinieri del Ros e i poliziotti della Digos.

I due 'nuovi' jihadisti, di cui al momento si sono perse le tracce, erano iscritti, proprio come gli altri tre, al corso di laurea in lingue e culture dell’Asia e dell’Africa senza avere mai sostenuto neppure un esame.

Paradossalmente, però, alcuni di loro erano riusciti a ottenere dall'Edisu, l'ente per il diritto allo studio dell'Università, un assegno di 2mila euro l'anno.

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