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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

"Io, tassista regolare: ecco perchè Uber NON funziona"

Dopo le dichirazioni rilasciate da un driver-cliente Uber, la contro-risposta di Federico Rolando, portavoce tassisti Torino, non è tardata ad arrivare. Ecco, perchè, secondo il suo punto di vista, Uber è illegale

Uber contro tassiti. Tassiti contro Uber. Iniziava così l'intervista precedente, dove avevamo dato a un driver-cliente Uber la possibilità di spiegare perchè, secondo il suo punto di vista, il servizio di trasporto californiano fosse così altamente funzionante e, quindi, apprezzato dalla comunità italiana. Ovviamente, come in ogni "competizione" che si rispetti, la contro-risposta, non è tardata ad arrivare, perchè "è giusto spiegare che tra i drivers Uber c'è anche qualche furbetto". Parla Federico Rolando, portavoce delle sigle sindacali dei tassisti torinesi, in prima linea per difendere la propria categoria.

Uber non crea lavoro, anzi si fa pagare per fornire dei servizi e i guadagni li fa in totale elusione fiscale. E' venuto a prendere il lavoro di chi lo fa legittimamente e sopra ci paga le tasse facendo ricadere i propri guadagni sul territorio.

Ok. Ma come la mettiamo con la liberalizzazione del mercato, anch'essa prevista dalla normativa vigente? Non pensa che un privato cittadino possa essere libero di scegliere da chi farsi trasportare?

Il cittadino deve essere libero di scegliere il mezzo con cui spostarsi ma quel mezzo deve essere guidato da una persona che osserva le regole, paga le tasse e da i dovuti requisiti previsti dall'attuale legislatura. Per questo Uber è illegale. Loro utilizzano il proprio mezzo, ma non si tratta di un taxi, io non posso riconoscere un autista Uber. I nostri taxi hanno un numero civico, esiste un albo dei tassisti ed esiste un ufficio delle auto pubbliche, dove si possono presentare i reclami e dove poter formulare degli esposti nei confronti di chi è iscritto al ruolo il quale, tra l'altro, è anche iscritto al Registro delle Imprese. Il tassista regolare ha dato un esame alla Camera di Commercio grazie al quale si viene abilitati e si pagano le tasse. Il mezzo deve essere riconoscibile. Uber non fornisce nessuna banca dati dei propri autisti abusivi ed è il motivo per cui sono state chiuse 5 su 6 sedi Uber a New York, oltre al fatto che sta venendo vietato in mezzo mondo.

L'autista Uber ci parla di tutta una serie di requisiti ai quali è obbligato a sottostare per fornire il servizio, tra cui un casellario giudiziario e un certificato penale immacolato. Come funziona per voi?

Il certificato immacolato è tutto da provare perchè il driver lo presenta a Uber, non a delle istituzioni pubbliche. Iscriversi al Registro delle Imprese e alla Camera di Commercio significa presentare un'antimafia e pagarci le tasse. Inoltre, il mezzo privato utilizzato dal driver Uber fa la prima revisione dopo 4 anni e poi ogni 2. L'autista di un taxi è tenuto a fare la revisione ogni anno e questo, a differenza dei mezzi utilizzati dai drivers abusivi, è garanzia di efficienza. I taxi sono puliti e gli autisti competenti. Torino è al quarto posto in Europa per qualità, competenza e professionalità dei drivers.

Anche il tipo di patente utilizzata è motivo di garanzia. Pensiamo a tutti coloro che guidano mezzi pubblici o pesanti, per i quali sono richiesti esami specifici. Federico Rolando ci spiega, infatti, che la patente B, per legge, non basta a trasportare persone con contropartita in denaro. Occorre una patente superiore di tipo KB, quella che l'autista Uber non può garantire.
 
Il passeggero, peraltro, non risulta coperto con l'assicurazione privata; altrimenti non esisterebbe per legge un'assicurazione con massimali molto più alti, doppi alla media. Assicurazione che, invece, pagano i tassisti regolari.

Insomma, la diatriba è destinata a protrarsi ulteriormente. Anche sui prezzi low cost praticati da Uber, c'è molta confusione. Se da una parte qualche utente conferma tariffe largamente al di sotto della media, dall'altra non mancano le lamentele anche su questo punto. Qualche cliente si è visto addirittura addebitare da Uber una somma pari a 203 dollari pur non avendo effettuato nessuna corsa col taxi del servizio suddetto.

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