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Cronaca

Tav, Erri De Luca in aula a Torino : "Io istigare? Solo alla lettura o alla scrittura"

Lo scrittore Erri De Luca ha preso le distanze dai fatti di cronaca susseguitisi al cantiere di Chiomonte dopo le due dichiarazioni: "Io posso istigare solo alla lettura o alla scrittura"

"Io istigare? Nessuno mi ha mai attribuito questa responsabilità. Solo la Procura di Torino. Posso istigare alla lettura. O al massimo alla scrittura". Si difende così Erri De Luca, interrogato stamane dai pubblici ministeri Rinaudo e Padalino nell'ambito del processo che lo vede imputato di istigazione a delinquere per aver rilasciato un'intervista all'Huffington Post dove dichiarava che la Tav andava sabotata.

Stamane, al Tribunale di Torino, in un aula gremita di giornalisti e sostenitori, Erri De Luca, ha fatto chiarezza sulle sue affermazioni, continuando a mantenere le posizioni evidenziate in anni di interviste, appunto che la l'Alta Velocità, va sabotata perchè "un'opera nociva e inutile". Nessun terrorismo, ha affermato in aula l'imputato: "Quando ho rilasciato l'intervista all'Huffington Post non sapevo si parlasse di molotov - ha affermato De Luca -. Ero a conoscenza solo delle cesoie servite a tagliare le reti. Le cesoie che tagliano le reti poste illegalmente ripristinano la legalità".

Erri De Luca era stato infatti contattato dall'Huffington Post dopo il sequestro effettutato al cantiere nell'agosto 2013, durante il quale le forze dell'ordine avevano rinvenuto, tra gli altri materiali, anche delle cesoie utilizzate appunto dai militanti No Tav.

Durante l'interrogatorio l'imputato, nel ribadire che il verbo sabotare ha molti significati fra cui anche quello di intralciare e ostacolare, ha preso ogni distanza dalle azioni concrete che si sono verificate da parte dei militanti No Tav al cantiere di Chiomonte, rendendosi responsabile solo delle parole dette: "Non sono un tribuno politico, ma semplicemente uno scrittore che sostiene le cause che ritiene giuste, dalla Val Susa a Lampedusa".

Il giudice Immacolata Iadeluca ha fissato la prossima udienza del processo il 21 settembre. Tra i sostenitori che hanno indossato in aula la t-shirt con la scritta #iostoconerri anche Gianmaria Testa: il cantautore ha seguito l'udienza tra il pubblico a sostegno di Erri De Luca.

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