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Cronaca

Comune, un'interpellanza per portare in ufficio gli amici a quattro zampe

La proposta di Giuseppe Sbriglio fa discutere ma potrebbe creare grandi vantaggi: piú adozioni nei canili e un po' di pet therapy per gli impiegati

La pet therapy funzionerebbe anche in ufficio. Questo perlomeno è quello che sostiene una ricerca condotta dalla Virginia Commonwealth University: meno stress per gli impiegati quindi, piú spirito di collaborazione fra colleghi e clima di maggior distensione. Senza contare i vantaggi per i nostri amici a quattro zampe che sarebbero meno soli durante l'arco della giornata. 

E anche il Comune di Torino prova ad andare in questa direzione. Il consigliere Giuseppe Sbriglio, con un'interpellanza di qualche giorno fa, ha proposto di poter portare negli uffici comunali - ma l'iniziativa si estenderebbe poi anche ad altri ambienti lavorativi - i cani adottati al canile.

"Le strutture cittadine volte all'accoglienza degli animali - ha spiegato Sbriglio - sono sature e purtroppo sono in pochi coloro che decidono di adottare un cane o un gatto, spesso per il timore di lasciarlo troppe ore in casa da solo. Quest'iniziativa invoglierebbe sicuramente la gente a prendere con sé un animale domestico". 

La possibilità di tenere sotto la propria scrivania un cane, potrebbe dunque anche sbloccare le adozioni nei canili. Un'idea che nei paesi del nord Europa è già stata messa in pratica da tempo non senza alcune difficoltà iniziali.

La convivenza tra persone e animali per molte ore al giorno deve essere infatti supportata dalle aree apposite per gli amici a quattro zampe che in alcune aziende tedesche e inglesi sono state create ad hoc. Particolare è il caso di un'azienda giapponese, la Ferray Corporations, che ha ammesso nel suo organico nove gatti, liberi di girovagare nei corridoi. Il risultato? Clima più disteso tra i dipendenti e maggior produttività.

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