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Cronaca Moncalieri / Piazza Amedeo Ferdinando, 3

Colpito da un infarto, "ma hanno curato mio marito con un antidolorifico"

Salvato in extremis

Un 50enne italiano residente a Moncalieri è stato dimesso dall'ospedale cittadino, dove gli era stato somministrato un antidolorifico, e poi salvato in extremis alle Molinette di Torino. Aveva un infarto al miocardio.

La vicenda è iniziata giovedì 19 ottobre 2017, quando l'uomo ha accusato una fitta al petto con dolori a un braccio. "I medici del Santa Croce lo hanno dimesso dopo la somministrazione dell'antidolorifico", racconta la moglie Antonella.

Venerdì 20 il 50enne è tornato all'ospedale di Moncalieri, dove era in programma una visita cardiologica. Qui è stato colpito da un nuovo attacco e si è precipitato in pronto soccorso. "Ha chiesto che non gli venisse dato soltanto dell'antidolorifico - racconta la moglie - e a quel punto abbiamo deciso di firmare per uscire, perché non eravamo convinti di come si stesse affrontando la situazione".

Nel giro di qualche ora, però, la coppia decide di andare alle Molinette, dove all'uomo viene riscontrato l'infarto al miocardio con l'occlusione di alcune arterie. "Lo hanno salvato appena in tempo - racconta la donna -. Perché i medici di Moncalieri non hanno capito subito quello che aveva? Lui ha rischiato di perdere la vita. Adesso aspetteremo che si ristabilisca e poi faremo valere le nostre ragioni perché queste cose non possono passare sotto silenzio".

L'Asl To5, di cui fa parte il Santa Croce di Moncalieri, si difende: "Nel secondo passaggio al pronto soccorso - spiegano dall'azienda - c'era volontà di ricoverare il paziente, ma è stato lui a rifiutare, firmando per uscire. Probabilmente la prima volta che è arrivato, il giorno prima, il problema non era ancora così acuto da giustificare l'ipotesi di un infarto e si è proceduto con la somministrazione di un antidolorifico".

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