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Incidenti stradali Piossasco

Provocò un incidente mortale, patteggia un anno e due mesi: "Non abbiamo avuto giustizia"

La moglie della vittima scrive una lettera "Per dare voce a chi non ne ha più"

Ha patteggiato una condanna a un anno e due mesi (con pena sospesa in quanto inferiore ai due anni) l'automobilista che provocò l'incidente in cui, il 12 luglio 2018 sulla provinciale 6 a Piossasco, perse la vita Rosario Tropiano, autista 58enne di Grugliasco con la passione per l'associazionismo e la ciaramella, che suonava nel corso delle manifestazioni. Una condanna (il patteggiamento prevede che la pena sia automaticamente scontata di un terzo rispetto a quella effettiva), quindi, non gli farà scontare alcun giorno di carcere e che ha lasciato scontenti i familiari della vittima.

Prima fra tutte Rosa, la moglie, che ha scritto una lettera intitolata "Per dare voce a chi non ne ha più" per manifestare tutta la propria amarezza. "Da bambini - scrive - ci insegnano che se sbagli paghi. Da grandi ci accorgiamo che così non è. Chi commette un reato non viene giudicato in maniera equa in quanto, principalmente attraverso calcoli matematici, si consente al colpevole di continuare la sua vita in libertà. Ma chi ha legiferato ha tenuto conto, oltre che del colpevole, della persona che ha subito il torto? Non mi sembra sia avvenuto questo!".

"E se lui ha potuto patteggiare... - continua - dall'altra parte c'è chi non ha potuto farlo: è morto! Gli è stata tolta la vita in un attimo di 'ordinaria follia' cancellandone per sempre il prosieguo con i suoi affetti più cari! Che senso ha questa sentenza? La giustizia ha perso un'ennesima battaglia! Io e la mia famiglia ne usciamo amareggiati e delusi di fronte a chi avrebbe dovuto dar voce a chi non ne ha più! Mio marito non ha avuto giustizia".

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