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Giovedì, 25 Aprile 2024
Incidenti stradali Barriera di Milano / Corso Vercelli, 132

La comunità piange il ristoratore Ibrahim: lascia moglie e quattro figli

Travolto e ucciso da un tram

Tutta la comunità egiziana torinese piange Ibrahim Hassan Eid, il ristoratore egiziano travolto e ucciso un da tram in corso Giulio Cesare angolo via Oxilia la notte di giovedì 18 gennaio 2018.

Aveva 49 anni e da più di 20 abitava a Torino, nella zona del Lingotto. Da cinque anni, però, aveva aperto un ristorante kebab-pizzeria in corso Vercelli 132, dove era apprezzato e benvoluto da tutti.

Ibrahim, sposato con quattro figli (tre femmine e un maschio) tutti in Egitto, era originario della zona del Cairo. Era venuto in Italia per lavorare e lo aveva sempre fatto. Aveva iniziato ai mercati generali di via Giordano Bruno (questo spiega il perché della sua residenza) e poi aveva continuato anche dopo il trasferimento di questi al Centro agro-alimentare di Grugliasco. Qualche anno fa aveva avuto qualche problema di salute che gli aveva impedito di continuare a fare quel lavoro e così, con qualche sacrificio, aveva deciso di aprire il suo ristorante, tra Barriera di Milano e Regio Parco. Qui aveva fatto amicizia con tutti gli altri negozianti della zona.

A Torino aveva un fratello. La sera della tragedia stava andando proprio da lui. Lo aveva chiamato e gli aveva detto di preparare qualcosa da mangiare. Purtroppo non ci è mai arrivato.

"Era una persona bravissima, educatissima, di cuore", dicono all'unisono tutti coloro che lo conoscevano. "Era un bravo padre di famiglia e anche un bravo musulmano, andava a pregare ogni venerdì". Oltre alla preghiera il venerdì per lui era una giornata importante anche per la sua grande passione, il calcio. "Faceva l'allenatore di una squadra egiziana che, appunto, ogni venerdì sera partecipa a un torneo a Beinasco". Anche i suoi calciatori, dicono, non lo dimenticheranno mai.

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