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Incidenti stradali Vaie

Addio a Claudio Scrizzi, il papà dei camp in inglese in montagna

Morto nell'incidente stradale al rifugio

La grande passione per la montagna e l'attaccamento ai giovani, oltre alla grande competenza professionale. Claudio Scrizzi, 59enne di Vaie morto nell'incidente quantomeno singolare avvenuto sul piazzale del rifugio La Riposa di Mompantero nel pomeriggio di venerdì 28 luglio 2023, era conosciuto per tutte queste cose. Era sposato e aveva tre figlie, una delle quali, di 19 anni, è scampata all'accaduto essendo scesa poco prima dalla Fiat Multipla precipitata nel burrone.

Laureato in ingegneria al Politecnico di Torino, Scrizzi era il co-titolare e cofondatore della Must, società di formazione a distanza attiva ormai da 25 anni. Per alcuni anni era stato gestore del rifugio Rey a Beaulard di Oulx ed era accompagnatore sezionale di alpinismo giovanile del Cai Uget di Torino. Per divesi anni aveva organizzato con successo il summer camp delle Terre Alte, attività estiva di formazione in lingua inglese per i giovani che si teneva nei rifugi alpini. Forse proprio per questo era andato alla Riposa. Era un grande studioso di lingua inglese, "con tenacia ma con scarsi risultati", era solito ironizzarci lui.

"Ho pensato di creare un pezzo di Inghilterra in Italia - raccontava a proposito dei summer camps - e di farlo nei rifugi dove è più facile creare una sorta di bolla in lingua inglese. Questo ci consente di fare in modo che i ragazzi continuino a poter parlare inglese come se fossero all'estero facendo attività con giochi educativi".

I ricordi sui social

"Ciao Claudio, se io non avessi incontrato te,ed alcuni altri pazzi speciali, quando avevamo 16 anni non sarei quello che sono... Molte delle cose più belle che hanno riempito e riempiono sempre di più la mia vita le ho scoperte grazie a te che facendomi da specchio mi hai fatto vedere l'universo che era dentro di me e mi hai trainato in mille avventure che mi hanno cambiato radicalmente la vita... Non te lo ho mai detto nelle occasioni in cui ci siamo frequentati ed incontrati ma sento il bisogno irrefrenabile di dirtelo adesso... Anche se spesso non ci siamo incontrati per diversi anni tu eri dentro di me una delle fondamenta su cui ho costruito quello che sono adesso,e che non ho mai smesso di citare alle persone che mi circondano.,. Sento di aver perso un pezzo di me ma,anche se in questo momento imperano in me l'incredulità ed una trstezza infinita. Voglio salutarti con questa citazione: 'La vera amicizia non consiste nell'essere inseparabili ma nel separarsi senza che nulla cambi'".

"La tua energia e' stata spesso la mia forza! Il mio capo... Il mio amico... Sarai sempre nel mio cuore!".

"Ciao Claudio, so che da qualche parte, su una vetta o una nuvoletta continuerai a essere presente fra noi e seguirci nelle prossime gite dell'alpinismo giovanile. Un abbraccio e grazie per averci regalato la tua voglia di felicità con leggerezza, spensieratezza, sorrisi ma anche serietà e capacità. Buon viaggio".

"Claudio, ho saputo da poco che l’ultimo gelato che ci siamo presi assieme poche settimane or sono… È stato davvero l’ultimo. Ma la tua amicizia e quanto abbiamo vissuto insieme fin dai tempi del Poli 'urlano' che no, tu sei in trasferta, in missione tra le montagne e potremo ancora stare insieme, un giorno. Ti abbraccio".

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