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Incidenti stradali Torre Pellice

Addio a Claudio, lo chef che amava la cucina molecolare: lascia la compagna e un bimbo piccolo

Morto nell'incidente stradale

Torre Pellice, ma non soltanto, si prepara a dare l'ultimo saluto a Claudio Ribet (data e il luogo dei funerali non sono ancora stati fissati), il 34enne chef morto in un incidente stradale la notte di venerdì 1 febbraio 2019 a Nichelino

L'uomo viveva qui con la sua compagna e un bambino di cinque anni. E qui, dopo essersi diplomato all'istituto alberghiero di Pinerolo, aveva iniziato la sua carriera gestendo il ristorante La Crota d’Ours. In seguito aveva gestito il rifugio Passtel ad Angrogna.

Era noto come conoscitore e sperimentatore della cucina molecolare.

Da qualche tempo aveva deciso di non gestire più in prima persona un ristorante: era andato a lavorare, sempre come chef, in un locale di Garlenda in provincia di Savona.

"Ho avuto la fortuna di conoscerlo - dice una sua collega -. Ho avuto modo di lavorare con lui e posso dire che l'entusiasmo e la passione per il suo lavoro sempre alla ricerca del miglioramento è un pregio che difficilmente si trova nelle persone. La sua creme brulée al foie gras mi rimarrà nella memoria gustativa per sempre. Mitica! Combinazione Marco ti ha voluto sentire forse un paio di giorni prima dell'accaduto e io sono riuscita a darti un ultimo saluto mentre conversavate al telefono. Ciao Clod!". 

Concludiamo con una sua frase: "Cercando la verità... Puoi rischiare di trovarla. E quello che vedrai non ti piacerà... Sembra tutto quanto meglio di come è. Meglio che rimani sveglio".

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