rotate-mobile
Cronaca Vallette / Via Maria Adelaide Aglietta, 35

Serata d'inferno nel carcere delle Vallette a Torino: detenuto appicca incendio, quattro agenti intossicati

Tra loro anche due in prova che non dovrebbero avere contatti con le celle

Nella tarda serata di giovedì 4 aprile 2024, nel carcere delle Vallette a Torino, un detenuto straniero, dopo avere rifiutato di assumere la terapia sanitaria, ha appiccato il fuoco al materasso e alle lenzuola del proprio letto barricandosi poi all’interno del bagno della cella. Gli agenti della polizia penitenziaria sono riusciti a trasportarlo all'esterno e a evacuare le aree detentive facendo defluire i ristretti verso i cortili.

A causa del fumo intenso quattro poliziotti penitenziari sono rimasti intossicati. Tra loro anche i due che erano in prova in attività di formazione, "per i quali - spiega l'Osapp, sindacato autonomo di polizia penitenziaria che ha diffuso la notizia - la norma vieterebbe qualsiasi impiego operativo o a diretto contatto con la popolazione detenuta".

"Il carcere di Torino - attacca il segretario generale Leo Beneduci - rappresenta uno degli esempi più tipici e drammatici della completa dissoluzione di qualsiasi organizzazione e risultato all’interno del sistema penitenziario italiano ad integrale discapito dell’utenza detentiva e del personale di polizia penitenziaria sottoposto a continui rischi per la propria incolumità nonché a condizioni di servizio del tutto disumane. L’appello che continuiamo a rivolgere al presidente del consiglio Giorgia Meloni per l'integrale revisione del sistema ha fino a oggi riscosso l’assoluta assenza di attenzione e di correttivi e non vorremmo che l’emergenza in atto si trasformi prima o poi in vera e propria tragedia irreparabile".

Continua a leggere le notizie di TorinoToday, segui la nostra pagina Facebook e iscriviti al nostro canale WhatsApp

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Serata d'inferno nel carcere delle Vallette a Torino: detenuto appicca incendio, quattro agenti intossicati

TorinoToday è in caricamento