Ambiente: in Piemonte l'aria è in miglioramento ma non le falde acquifere
Secondo la Relazione ambientale regionale e dell'Arpa, l'inquinamento atmosferico è in netto miglioramento. Purtroppo resta critica la situazione delle acque di falda a causa della presenza di fitofarmaci
Nella nostra regione migliora la qualità dell'aria ma resta problematica la situazione per ciò che riguarda le falde acquifere di superficie. Questo è ciò che emerge dalla Relazione sullo stato dell'Ambiente in Piemonte, a cura della Regione dell'Arpa.
Analizzando il dettaglio, relativamente all'inquinamento atmosferico, sono venute meno per fortuna le criticità legate a contaminanti quali benzene, metalli, monossido di carbonio e biossido di zolfo ma permangono ancora sforamenti dei livelli di Pm10 - cioè delle particelle inquinanti che respiriamo - e dell'ozono.
In realtà negli ultimi anni è stato registrato un netto calo ma le criticità non sono ancora rientrate nei limiti in tutte le stazioni di rilevamento. A proposito dell'acqua invece, pare essere soddisfacente lo stato della balneabilità - con un indice di qualità compreso fra "buono" ed "eccellente" e con la recente "promozione" dell'Arpa di sette laghi piemontesi e due torrenti - ma è diversa la situazione delle acque di falda.
Se in profondità la situazione è abbastanza soddisfacente, la criticità è piuttosto elevata per le falde di superficie, per questioni relative ai fitofarmaci, nell'area del vercellese in particolare. Dalla Relazione emergono poi altri dati, come quelli sull'amianto: sono infatti 4 milioni e 850 mila tonnellate i rifiuti speciali prodotti ma l'85% di questi non sarebbero pericolosi.