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Cronaca Grugliasco

Tra i binari della ferrovia spunta un Gufo Reale in difficoltà

Sul tetto di una locomotiva parcheggiata nel deposito scambio di Grugliasco è stato trovato un Gufo Reale ferito. E' intervenuto il Servizio Tutela Fauna e Flora della Provincia di Torino

recupero_gufo_reale_4Stamani gli agenti del Servizio Tutela Fauna e Flora della Provincia di Torino sono intervenuti a seguito di una telefonata del personale della Ferrovie dello Stato, che segnalava la presenza sul tetto di una locomotiva (parcheggiata nel deposito scambio di Grugliasco) di un rapace in difficoltà ed impossibilitato ad alzarsi in volo. Prontamente intervenuti sul posto, gli agenti della Provincia si sono resi conto con stupore che si trattava di un bellissimo esemplare di Gufo Reale. Con l'ausilio di una scala, gli agenti sono saliti sul tetto del locomotore ed hanno catturato l'animale. Il Gufo è stato successivamente affidato al vicino centro per la cura degli animali selvatici in difficoltà della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Torino, con la quale la Provincia ha una convenzione. Il rapace presentava un'ecchimosi alla palpebra inferiore sinistra, probabilmente derivante da una contusione rimediata durante la caccia a qualche preda.

Il Gufo Reale (Bubo Bubo) è il rapace notturno più grande tra quelli presenti in Europa: può raggiungere una lunghezza di 70 centimetri ed un'apertura alare di 190 centimetri. Il peso degli adulti varia da 1,5 a 2,8 kg per i maschi e da 1,75  a 4,2 kg per le femmine. Il corpo presenta forme massicce con ali arrotondate, coda corta e grande capo. Gli occhi frontali con iride giallo-arancio sono sormontati da lunghi ciuffi di penne erettili. Il piumaggio è bruno striato e barrato di nerastro superiormente e giallo brunastro con strie e fitte vermicolature scure inferiormente. Diventa sedentario in età adulta, mentre è erratico negli inverni più freddi o in giovane età. Abita in foreste alpine, steppe e città, dove di giorno si nasconde nelle crepe dei muri. Preferisce comunque le regioni montuose, dove si spinge sino ad un'altitudine di duemila metri, alla quale trova i nascondigli a lui più consoni. Nelle pianure la sua presenza è limitata alle grandi foreste, in particolare nei boschi con scarpate rocciose. Alcuni esemplari si soffermano nelle vicinanze dei centri abitati.

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