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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Mirafiori Nord / Via Francesco Saverio Nitti, 6

Futuro nero per l'impianto di via Nitti: "500 atleti a rischio sfratto"

La società San Giorgio ha protestato vibramente in circoscrizione Due per chiedere il rinnovo della concessione. In ballo anche il pagamento di un mutuo e il futuro di varie realtà

Niente rinnovo della concessione e un futuro per 500 atleti tutto da scrivere. Per la società “San Giorgio” di via Nitti 6 il futuro è diventato un punto interrogativo. La circoscrizione Due ha intenzione di mettere l’impianto a bando per destinarlo a metà ai responsabili del San Giorgio e a metà ad una nuova società. Ipotesi che ha mandato su tutte le furie gli attuali responsabili.

Un centinaio di atleti e di responsabili si sono presentati in consiglio per chiedere di non mettere a bando l’impianto sportivo. Almeno fino alla fine dei prossimi campionati. Due gli striscioni affissi fuori dalla sala consiliare: “Giù le mani dall’impianto” e “Non dividete il Nitti”.

Futuro campi via Nitti

In via Nitti, va detto, ci sono due campi. Uno in erba sintetica dove si allenano tredici squadre più la scuola calcio del San Giorgio e un altro in erba naturale che la società stessa affida ad altri piccoli club del quartiere, alcuni storici. “Abbiamo l’esigenza di un rinnovo che non arriva – spiega il presidente del San Giorgio Franco Mazzucato -. Se ci riducono gli spazi ci ritroveremo in una situazione incresciosa”.

In questi anni, del resto, la società ha acceso un cospicuo mutuo per rifare undici spogliatoi e per realizzare molte altre opere. Ma fermo ai box è anche il futuro del Sant’Ignazio e delle società Garibaldi, Dynamo Torino, Andromeda, San Marino, Sampigandia e Luserna femminile. Realtà storiche di Mirafiori Nord che rischiano di perdere per sempre il loro principale campo d’allenamento.

“Servono altri due anni per estinguere il prestito – continua Mazzucato -. Ma se la circoscrizione non cambierà idea ci ritroveremo in mezzo ad una strada”. Nero anche l’umore delle compagini che usufruiscono del campo in erba. “Se metà impianto passerà ad un’altra società noi non sapremo più dove allenarci” accusa Alfonso Cucco, presidente del Sant’Ignazio. La diatriba sul futuro del campo sarà poi oggetto di un’interpellanza del consigliere comunale Giuseppe Sbriglio. E in ultima battuta toccherà proprio al Comune decidere le sorti dell’impianto.

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