Furto nel dehor del locale, ladri inseguiti dalla derubata e dai suoi amici

Arrestati dagli agenti della Squadra Volante due marocchini di 28 e 44 anni dopo il furto avvenuto ai danni di una donna seduta, insieme ad alcuni amici, nel dehor di un locale di corso Vittorio Emanuele II. Il fatto è accaduto venerdì sera, 21 giugno, poco dopo la mezzanotte. La donna ha appeso la borsa allo schienale della sedia e dopo una ventina di minuti si è resa conto che non c’era più.

Visionando le immagini del sistema di videosorveglianza del locale la vittima e gli amici hanno ricostruito il furto: due uomini prima osservano a distanza e poco dopo si siedono al tavolo alle spalle della donna. Mentre lei parla con gli amici, i due si impossessano prima del cellulare e poi della borsa del valore di 700 euro. Completato il furto, si allontanano in direzione di via Goito. Peccato che uno dei due indossasse la maglia di una squadra di calcio, non proprio la più indicata per commettere un furto. 

Nella speranza di ritrovare quanto gli è stato rubato, la vittima e i suoi amici fanno un giro nelle vie limitrofe. In corso Vittorio Emanuele II angolo via Saluzzo riconoscono i due ladri e chiamano la Polizia di Stato. Sul posto arrivano equipaggi del Commissariato Centro e della Squadra Volante. All’arrivo degli agenti, il gruppo, che sta trattenendo uno degli autori del reato, indica ai poliziotti il suo complice che si sta allontanando (quello con la maglia di una squadra di calcio). I poliziotti fermano l’uomo che si oppone spintonando gli agenti. L’uomo, marocchino di 28 anni irregolare sul Territorio Nazionale e con precedenti a carico, viene arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e furto. Per quest’ultimo reato viene anche arrestato il suo complice, un cittadino marocchino di 44 anni.

Durante la perquisizione gli agenti recuperano gran parte della refurtiva. Nascosti negli slip del 44enne, gli agenti ritrovano il portafogli con i documenti della donna e un paio di occhiali da sole. Nelle tasche dei pantaloni, invece, trovano lo smartphone della vittima e due anelli in oro.