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Cronaca Centro / Piazza Palazzo di Città, 1

Fiat: incontro in consiglio comunale, Palazzo Civico blindato

E' un pomeriggio importante per la Fiat. In Consiglio comunale, in seduta aperta, si discute sul tema "Futuro industriale del distretto dell'auto e progetto Fabbrica Italia". Blindata Piazza Palazzo di Città

E' iniziato da poco il consiglio comunale aperto in cui si discuterà della Fiat e del "Futuro industriale del distretto dell'auto e Fabbrica Italia". Per l'occasione Palazzo Civico è blindato, transennato e la piazza presidiata dalle forze dell'ordine. Al consiglio comunale partecipano i sindaci di Cassino e Melfi, Giuseppe Golini Petrarcone e Livio Valvano, i deputati Cesare Damiano (Pd), Deodatio Scanderebech (Fli), Marco Calgaro (Udc), Stefano Allasia (Lega Nord), Renato Cambursano (Idv) e Gilberto Pichetto Fratin (Pdl), sindacalisti e imprenditori. Per la Fiat è presente Paolo Rebaudengo, responsabile delle Relazioni Industriali.

FIAT Eloquenti le parole dette da Paolo Rebaudengo, il responsabile delle Relazioni Industriali della Fiat: "La presenza della Fiat in consiglio comunale è assolutamente inusuale perché non è solita intervenire a questo tipo di inziative. Lo dico per evitare che rappresentanti di altre istituzioni possano pensare che si possa replicare. L'intervento di Fiat oggi avviene per rispetto istituzionale nei confronti della città che fa parte dell'acronimo della società che rappresento"

"Quella del 2008 - ha ricordato - è stata una crisi travolgente che si è ripercossa su tutti i mercati del mondo e ha interessato per la prima volta tutte le linee di business della Fiat, una crisi complessiva che ha riguardato tutto il sistema. A differenza del passato quanto a fronte delle precedenti crisi la Fiat aveva subito evidenziato in termini numerici le ricadute occupazionali, in questa occasione ha assorbito la crisi con il ricorso alla cassa integrazione evitando di trasferire sui lavoratori le ansie e preoccupazioni per la perdita del posto di lavoro". Rebaudengo ha aggiunto che "nel 2009 la dissaturazione impianti è stata del 50% e la Fiat ha utilizzato 30 milioni di ore di cassa integrazione, evitando di trasformarla in eccedenze strutturali".

CGIL "Non possiamo accettare la riproposizione del contratto di Pomigliano", ma se la Fiat si presentasse domani "senza pregiudizi e con un piano chiaro sulle prospettive del gruppo sarebbe possibile avviare una discussione sulle questioni contrattuali". L'intervento è di Vincenzo Scudiere, il segretario confederale della Cgil. Scudiere ha inoltre sottolineato che "non è possibile che il sindacato maggiormente rappresentativo sia escluso. Noi siamo per il pluralismo ed è quindi inaccettabile, se si dovesse riproporre il modello Pomigliano, impedire il libero esercizio democratico e la possibilità per i lavoratori di farsi rappresentare dal sindacato che vogliono".

"Se però domani - giorno in cui ci sarà l'incontro tra Fiat e sindacati dei metalmeccanici per iniziare a discutere del nuovo contratto - ci trovassimo di fronte un'azienda dalle idee chiare in termini di prospettive e piani industriali, sarebbe possibile una discussione sulle prospettive contrattuali. Va trovata una via d'uscita, la Cgil e la Fiom insieme - ha concluso il segretario confederale della Cgil - su come affrontare il problema della rappresentanza in fabbrica. Sarà una battaglia difficile e la scommessa è alta ma bisogna trovare necessariamente una soluzione di carattere contrattuale".

UIL Parlando della trattativa di domani con la Fiat, Rocco Palombella si dice "convinto che con Fiat si riuscirà ad intavolare un buon negoziato per dare ai lavoratori del gruppo un buon contratto di lavoro, migliore dal punto di vista normativo ed economico rispetto a quello che avevano prima". Invece per quanto riguarda la Fiom "temo che invece di partecipare alla trattativa col medesimo obiettivo unito a indispensabile senso di responsabilità - osserva Palombella - voglia usare la sede del confronto sindacale come palcoscenico per replicare quanto già espresso oggi nel corso del suo comitato centrale. Se gli argomenti sono quelli usati oggi nella relazione di Landini al parlamentino dei metalmeccanici della Cgil, assisteremo al consueto copione già visto a Pomigliano, Mirafiori e Grugliasco".

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