In piazza Castello il falò valdese: la prima volta nella storia
Il salotto buono di Torino ospita per la prima volta l'importante festa valdese
Per la prima volta nella storia, piazza Castello ospita la sera del 16 febbraio il tradizionale falò dei valdesi, la festa che celebra la fine delle discriminazioni sancita da Carlo Alberto nel 1848.
I torinesi sono abituati a collegare la presenza valdese in città a due luoghi in particolare: l’ospedale evangelico in via Silvio Pellico, considerato un’eccellenza sanitaria per molti anni, e il vicino tempio in corso Vittorio Emanuele II.
Anche se oggi lo consideriamo una presenza consueta, questo luogo di culto fu inaugurato solo nel dicembre 1853, dopo quattro anni di lavori sui terreni acquistati dal colonnello inglese Charles Beckwith e dal banchiere Giuseppe Malan. Prima di allora, infatti, i fedeli valdesi di Torino si trovavano per pregare all’ambasciata di Prussia: solo dal 1848 finirono i secoli di persecuzioni e discriminazioni che – dalle origini della valdismo nel 1100, scomunicato dalla Chiesa di Roma nel 1184, all’adesione ai protestanti calvinisti nel 1532 – avevano contraddistinto i rapporti tra cattolici e Chiesa Valdese, costringendo tanti fedeli valdesi a rifugiarsi in Val Pellice, Val Chisone e Val Germanasca, le cosiddette valli valdesi, o a cambiare nome (come successo agli antenati di Caffarel).