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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Evasione: la Finanza piemontese guida operazione nazionale

Con la collaborazione di altri 26 reparti, e coinvolgendo 300 finanzieri, è stato smantellato un sistema che funzionava da anni. Dodici indagati, quattordici aziende coinvolte

 

Una vasta operazione del Nucleo Polizia Tributaria Torino, coadiuvato da altri 26 Reparti del Corpo, ha coinvolto 10 regioni italiane e mobilitato 300 finanzieri. Un centinaio le perquisizioni nell'ambito di un'indagine che vede al centro una serie di fallimenti societari finalizzati a una evasione fiscale finora calcolata in 15 milioni di Iva e 9 milioni di ritenute non versate all'Erario. Dodici gli indagati, 14 le società coinvolte.
 
Oltre al Piemonte, le indagini hanno interessato Liguria, Valle d'Aosta, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Puglia e Sicilia), mentre 18 sono le province (Torino, Genova, Cuneo, Alessandria, Vercelli, Novara, Asti, Aosta, Milano, Varese, Trieste, Bologna, Parma, Firenze, Roma, Latina, Bari e Palermo). 
 
Il sistema era in uso da anni: le società, tutte operanti nel settore della vigilanza, svolgevano regolarmente la propria attività con gli uomini e mezzi in dotazione, mentre veniva dolosamente attuato uno stato d'insolvenza. A quel punto, la parte sana veniva fatta confluire in nuove società, con la cessione di rami d'azienda. Il "core business" proseguiva così senza soluzione di continuità - spiega la Guardia di Finanza - attraverso nuovi soggetti giuridici con denominazioni simili. In capo alle vecchie compagini sociali, portate al fallimento o formalmente trasferite in altre sedi d'Italia od all'estero, restavano i debiti tributari, mai onorati.
 
Il ripetersi di alcuni nomi nelle società coinvolte ha insospettito gli inquirenti, e fatto scattare l'inchiesta: gli amministratori erano sempre gli stessi oppure loro parenti o persone di loro fiducia. Lo stesso valeva per i professionisti vicini alle società, destinatari di ordini di esibizione della documentazione in loro possesso, e per le società di controllo, tutte con sede all'estero. Il blitz di oggi con perquisizioni a tappeto, è volto ad acquisire - spiegano gli investigatori - ulteriori prove documentali di un vasto raggiro che reggeva su un sistema ingegnoso di frode.
 
(ANSA)

 

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