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Sabato, 20 Aprile 2024

Presa la “banda dell’avvocato”: estorti (anche con minacce di morte) 50mila euro a una donna

Minacciavano di incendiare l’azienda di famiglia della vittima

In sette anni, 2012 al 2019, la vittima dell’estorsione ha consegnato alla “banda dell’avvocato” oltre 50.000 euro. In queste ore i Carabinieri di Torino hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per estorsione continuata in concorso emessa dal G.i.p. del Tribunale di Torino, nei confronti di 4 indagati, tra cui un avvocato civilista del foro di Torino.

In particolare, nel 2010, la titolare di un’azienda agricola aveva conosciuto l’avvocato per una vicenda di carattere privato e una volta ottenuto la fiducia della cliente, il legale le aveva chiesto – a titolo di favore personale – di firmare in suo favore una parcella di 274.000 euro quale garanzia fittizia per finalità economiche mai chiarite.

Negli anni successivi l’avvocato aveva iniziato a pretendere dalla donna la graduale restituzione di quel credito, inesistente, costruito con l’inganno. Sono iniziate le minacce con la promessa che se non avesse pagato il debito le avrebbero incendiato l’azienda agricola. La banda agiva a Rivoli e nel resto della provincia di Torino. L’avvocato ora verrà segnalato anche all’ordine di appartenenza.

Dall’indagine “sulla banda dei falsi finanzieri” alla “Banda dell’avvocato”

Indagavano su una banda di rapinatori che si erano presentati a casa di un piccolo imprenditore di 33 anni e della sua compagna 32enne, a Grugliasco, alle 7.15 del mattino inscenando un blitz della finanza (5 persone erano state arrestate nel marzo scorso), quando i carabinieri si sono imbattuti in un altro gruppo criminale (non collegato con il primo) che da anni obbligava due coniugi e titolari di un’azienda agricola di Poirino a restituire un debito mai contratto.

Questo gruppo è quello dell’avvocato e dei suoi 3 complici che ha agito in particolar modo spaventando la donna per anni. L’avvocato nel corso del tempo ha alzato il livello delle minacce per sollecitare le dazioni, spingendosi a minacciare la donna e suo marito che se non avessero pagato il debito gli avrebbero incendiato l’azienda agricola. Numerosi sono stati gli episodi di minacce documentati dai Carabinieri e che sono stati attuati a turno dagli indagati.

In tale clima di paura e di tensione la donna ha così ceduto ai quattro consegnando loro somme di denaro contante ed assegni per un valore complessivo di oltre 50.000 euro.

 
 

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