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La microtelecamera e “l’aiutino” del suggeritore esterno per superare l’esame di guida: arrestate 4 persone

Individuati 35 casi d’esame sospetti di cui 23 riguardanti la Motorizzazione di Torino

Gli agenti della squadra di polizia giudiziaria della polizia stradale di Torino hanno arrestato, a Torino e a Borgo San Dalmazzo (Cn), quattro cittadini egiziani colpiti da misura cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Torino. Sono ritenuti gli organizzatori di un sistema fraudolento messo in atto per agevolare il conseguimento illecito della patente di guida di categoria “B” da parte di alcuni connazionali che avrebbero pagato cifre tra i 3 e i 4 mila euro ad esame.

Martedì 11 luglio 2023 i poliziotti hanno anche eseguito diverse perquisizioni che hanno permesso di trovare e sequestrare materiale probatorio come numerosi auricolari bluetooth, microcamere, smartphone, modem wi-fi portatili e capi di abbigliamento opportunamente confezionati per nascondere l’attrezzatura utilizzata per eludere la sorveglianza durante gli esami teorici sostenuti presso la motorizzazione civile di Torino. Per gli inquirenti, i quattro avevano costituito una organizzazione criminale con lo scopo di “aiutare” i cittadini egiziani che, non conoscendo la lingua italiana e le norme del Codice della Strada, non avrebbero mai superato gli esami per conseguire la patente di guida in Italia. Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari.  

La microtelecamera nella maglietta e l’inizio dell’indagine

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, nasce nel mese di gennaio 2022 quando gli agenti della squadra di polizia giudiziaria del compartimento polizia stradale di Torino intervengono nella sala esami della Motorizzazione sorprendendo, in flagranza di reato, un cittadino egiziano che sta sostenendo gli esami aiutato da un suggeritore esterno. L’intervento degli investigatori della stradale, effettuato al termine della prova superata brillantemente dal candidato, consente di scoprire, nascosta tra gli indumenti dell'uomo, una microtelecamera in grado di inquadrare il monitor sul quale venivano proposti i quiz. Il dispositivo trasmette le immagini all’esterno della Motorizzazione a terze persone che, in collegamento telefonico, suggeriscono le risposte esatte mediante gli auricolari indossati dal candidato. Da questo momento inizia l’attività investigativa, con l’analisi del contenuto dei telefonini in uso all’indagato e intercettazioni telefoniche, che consente di individuare una vera e propria organinzzazione composta da cittadini egiziani che dietro il versamento di ingenti somme di denaro, dai 3 ai 4 mila euro ad esame teorico, è in grado di garantire ai loro connazionali la promozione all'esame per la patente di guida.

In totale sono stati individuati 35 casi d’esame sospetti che vedevano interessate oltre la Motorizzazione di Torino (con 23 casi), anche quelle di Savona (5 casi), Biella (4), Novara (1), Vercelli (1) e Ravenna (1), per i quali i candidati, in concorso con gli organizzatori, sono stati indagati in stato di libertà. "Si sottolinea che il fenomeno desta forte preoccupazione ed è particolarmente monitorato dagli investigatori della Polizia stradale anche attraverso un costante confronto con i funzionari della Motorizzazione Civile. Persone in possesso di titoli abilitativi alla guida che circolano liberamente sulle nostre strade senza la minima conoscenza delle regole del codice della strada, costituiscono, infatti, un serio pericolo per la sicurezza stradale e per l’incolumità delle persone", fanno sapere dalla questura di Torino.
 
 

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