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Cronaca

Prevenzione del tumore all'utero, gli esami a intervallo di 5 anni anziché 3

L'intervallo di 5 anni da un esame all'altro è sicuro secondo l'Asl che si rifà alla delibera della Giunta regionale del 23 aprile 2013. "Il protocollo dello screening è stato modificato" si legge nella lettera inviata alle pazienti

"Con questa lettera la informiamo che il protocollo dello screening è stato modificato, per cui lei verrà richiamata a distanza di 5 anni anziché 3". E' quanto si legge nella lettera inviata, in applicazione della delibera della Giunta regionale del 23 aprile 2013, in questi giorni dal dipartimento di oncologia della Asl To1 alle pazienti che svolgono esami per la prevenzione del tumore del collo dell'utero.

"Il suo test era negativo e le avevamo comunicato che il controllo successivo sarebbe stato dopo tre anni - si legge ancora nella lettera a una paziente che rimanda l'esame previsto nel prossimo anno al 2018 -. Sulla base delle più recenti prove scientifiche la Regione Piemonte ha stabilito che il test Hpv sarà il test primario di screening del collo dell'utero per tutte le donne tra i 30 e i 64 anni con intervallo di 5 anni tra un test negativo e il successivo".

"Non deve preoccuparsi per questo cambiamento - si conclude - la ricerca scientifica ha dimostrato che il test Hpv è così efficace che basta effettuarlo ogni cinque anni. Allungare l'intervallo di screening da tre a cinque anni permette di ridurre esami e trattamenti inutili, senza diminuire la protezione".

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