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Cronaca Centro / Piazza San Carlo

Morte di Erika, dramma nel dramma: uno sciacallo ruba il telefonino al fidanzato

Furto in corsia al Giovanni Bosco: nell'apparecchio erano contenuti molti ricordi della ragazza, anche quelli della sera, prima della tragedia

Un dramma nella tragedia di Erika Pioletti, la 38enne di Domodossola (in realtà originaria di Beura Cardezza) morta nella serata di ieri, giovedì 15 giugno 2017, all'ospedale Giovanni Bosco dopo essere stata travolta e calpestata dalla folla in piazza San Carlo lo scorso 3 giugno, in occasione della trasmissione sui maxischermi della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid.

Il fidanzato della donna, Fabio Martinoli, ha subito il furto del telefono cellulare e del relativo caricatore mentre era al capezzale della sua amata. Il ladro ha colpito approfittanado di un attimo di assenza per andare in bagno. Nell'apparecchio erano contenuti numerosi ricordi della vittima, tra cui anche le foto scattate l'ultima sera, poco prima della tragedia.

Nella mattinata di oggi la sindaca Chiara Appendino ha incontrato i genitori di Erika e ha proclamato il lutto cittadino, con le bandiere a mezz'asta su tutti gli edifici comunali, per la giornata di lunedì.

La procura, intanto, ha aggiunto alle ipotesi di reato anche quella di omicidio colposo, che affianca quello di lesioni gravisissime. Il fascicolo è tuttora a carico di ignoti ed è detenuto dai pm Vincenzo Pacileo e Antonio Rinaudo, che hanno disposto l'autopsia sul corpo della donna.

Molti torinesi si sono recati alle camere mortuarie dell'ospedale per renderle omaggio, molti chiedono anche di annullare la cerimonia dei fuochi di San Giovanni prevista per sabato 24 giugno.

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