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Cronaca

Edisu, Maccanti: "Non riusciremo a erogare tutte le borse di studio"

E' un tema molto caldo e oggi potrebbe essere svanita l'ultima speranza di veder aumentati i fondi per le borse di studio. A dirlo è stato l'assessore regionale Elena Maccanti

La questione delle borse di studio è tema caldo in Piemonte: i tagli di bilancio si fanno sentire e a farne le spese saranno anche gli studenti idonei a riceverle. In una situazione di ristrettezza del genere, la Giunta regionale preferisce privilegiare altri settori come sanità e personale. Lo spiega l’assessore per i rapporti con il Consiglio regionale, Elena Maccanti, intervenuta questa mattina in aula a Palazzo Lascaris per discutere del problema.

Assessore, cosa succederà alle borse?

«Per l’anno accademico 2011-2012 non riusciremo ad erogare le borse di studio a tutti gli idonei a causa di una grave situazione di bilancio. Sono necessari 20 milioni di euro ma possiamo erogarne solo 8, ne stiamo cercando altrettanti in altri fondi. L’Edisu però costa 35 milioni all’anno, non ci sono solo le borse di studio a cui provvedere. Ci sono le residenze, di solito in palazzi molto vecchi che necessitano di costose manutenzioni, in futuro sarebbe opportuno avere nuovi edifici».

Perché mancano i soldi?

«Oltre alla diminuzione delle entrate, c’è un aumento delle domande di circa il 25% dovuto in parte all’arrivo di studenti stranieri grazie alle politiche di internazionalizzaione. I fondi sono pochi e preferiamo dare precedenza agli studenti piemontesi, perché le tasse arrivano dalle loro famiglie».

Quindi per gli esclusi non ci sarà niente da fare.

«Purtroppo no, ma stiamo cercando di limitare le perdite grazie a 10 milioni di euro che il Ministero dell’Istruzione, frutto di un accordo tra la Giunta Cota e l’ex Ministro Gelmini. Abbiamo avviato un tavolo di crisi con le università piemontesi cercando di coinvolgere anche le fondazioni, tra cui Crt e Compagnia di San Paolo».

Con il nuovo Governo ci saranno aiuti?

«La nomina di Profumo è positiva; è una persona aperta all’innovazione che ha dimostrato sensibilità quando era Rettore del Politecnico. Stiamo studiando una riforma di sistema e lui potrà darci una mano. Abbiamo in mente un meccanismo che mescoli borse di studio e prestiti, soprattutto in base al merito. Vorremmo avviare una sperimentazione in Piemonte, anche con la collaborazione del Comune di Torino. Dobbiamo stringere i denti».

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