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Cronaca

Quirico, secondo il Foreign Policy pagati 4 milioni per liberarlo

La notizia è riportata dal Foreign Policy: per la liberazione di Domenico Quirico, rapito in Siria assieme al belga Pierre Piccinin, sarebbero stati pagati 4 milioni di dollari di riscatto

4 milioni di dollari. Tanto l’Italia avrebbe pagato per la liberazione di Domenico Quirico,  giornalista de La Stampa, e di Pierre Piccinin, docente belga, che rimasero nelle mani di alcuni banditi in Siria, per un totale di 152 giorni di prigionia.

A riferire del pagamento del cospicuo riscatto è il sito internet Foreign Policy, americano, in un articolo intitolato “The italian job”, che cita anche il negoziatore che avrebbe preso parte al rilascio, un membro della coalizione di oppositori siriani.

Dalla capitale non giungono commenti alla notizia, anche se l’ambasciata a Beirut, che era stata contattata da Foreign Policy, aveva smentito.

Nell’articolo intitolato “The italian job”, il sito americano racconta la testimonianza di un membro della coalizione nazionale siriana, Motaz Shaklab, che dice di essere stato contattato per intercedere per la liberazione dei due ostaggi. Shaklab racconta di aver viaggiato con uno 007 italiano e di aver visto i soldi quando sono stati consegnati ai rapitori. La cifra iniziale sarebbe stata alta, pare 10 milioni, ma con una lunga trattativa è stato possibile abbassarla. Il ruolo del Belgio nella trattativa, invece, non è chiaro.

L’operazione, nonostante le lunghe trattative raccontate dall’articolo e i cambi di programma dei rapitori, è poi andata a buon fine: Quirico e Piccinin sono stati liberati l’8 settembre.

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