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Cronaca Barriera di Milano / Corso Giulio Cesare

Lo sfogo di una coppia omosessuale: "Insultati dai vicini perchè siamo gay"

Una coppia gay residente nelle case popolari del Rebaudengo segnala problemi di convivenza con i vicini. Insulti e battutine sarebbero all'ordine del giorno

Insulti, battute di cattivo gusto e aggressioni verbali. Continue intimidazioni stanno mettendo in crisi una coppia omosessuale residente nelle case popolari di corso Giulio Cesare. Marco e Luca, li chiameremo così per conservare e rispettare il loro anonimato, sono le due vittime di questa terribile storia che dura da mesi. A denunciare il caso al Comune di Torino e all’Atc sono proprio i due inquilini costretti a convivere con le minacce, dal mattino fino a notte inoltrata. Una situazione incredibile e ingiustificata che ha convinto il presidente dell’Atc Elvi Rossi a prendere in mano la patata bollente. Così il numero uno dell’ente delle case popolari è intervenuto di persona per parlare con le due persone emarginate dai vicini soltanto perché gay.

Rossi ha incontrato i due condomini, proprio all’interno di quella palazzina del Rebaudengo dove vessazioni, dispetti e maldicenze sembrano essere all’ordine del giorno. “Siamo accusati di vivere insieme e di essere diversi dalle altre coppie del palazzo – hanno raccontato i due - I primi ad essere molto dispiaciuti per quello sta accadendo siamo noi ma non sappiamo proprio come uscirne”. E sulla vicenda il presidente Atc entra a gamba tesa.

Ho scelto di andare di persona a verificare i problemi segnalati da queste due persone – spiega Rossi che aggiunge -. In questo caso, vista la particolare delicatezza della situazione, ho deciso di parlare e confrontarmi con la coppia per capire come muovermi”. La maggior parte degli episodi si verifica durante le ore serali e notturne. Quando qualsiasi persona avrebbe piacere di riposare e di non venire disturbata.

“Deve arrivare a tutti il messaggio che Atc condanna la discriminazione, in qualunque sua forma si manifesti” continua Rossi. Ma per Marco e Luca continuare a vivere in corso Giulio sarà un’impresa. La coppia vorrebbe soltanto poter vivere serenamente rappacificandosi con i suoi vicini di casa. “Vorremmo cancellare una volta per tutte l’odio, le ripicche e quelle terribili battutacce riguardanti la sessualità. Ma crediamo che sarà molto difficile convertire queste persone” hanno dichiarato le due vittime.

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