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Cronaca

Disastro ambientale sulle piste sciistiche, salgono a sei gli indagati

Non solo la Sestrieres Spa. Nel registro degli indagati della Procura iscritti anche i sindaci di Cesana Torinese e Claviere, due dirigenti della Sestrieres Spa e un ingegnere messo a capo della direzione dei lavori

Salgono a sei gli indagati per disastro ambientale colposo per gli interventi effettuati senza autorizzazione sulle piste sciistiche di Cesana Torinese e Claviere. 

Oltre alla Sestrieres Spa, il pm Raffaele Guariniello ha iscritto nel registro degli indagati anche due dirigenti che si sono succeduti nella società che gestisce gli impianti sciistici della Vialattea di proprietà comunale, i sindaci dei comuni di Claviere e Cesana coinvolti - Franco Capra e Lorenzo Colomb - e un ingegnere avente la funzione di direttore dei lavori. Si procede, come già ricordato, per disastro ambientale colposo (a norma della nuova legge sugli ecoreati), un reato che prevede una pena che va dai 20 mesi ai dieci anni di reclusione.

Per fare chiarezza su cosa sia stato fatto non a norma e senza l’autorizzazione, la Procura ha inviato due consulenti tecnici del Politecnico di Torino che documenteranno con foto, video e con una relazione dettagliata ciò che troveranno sulle piste. Insieme a loro presente la polizia municipale e alcuni funzionari della Regione Piemonte, l’amministrazione che quei lavori li aveva rigettati. Pare che la situazione sia peggiore di quella che pensavano di trovarsi avanti coloro che hanno effettuato il sopralluogo, già a partire dal fatto che i lavori avrebbero riguardato solo un paio di zone, ma invece sarebbero molte di più. Solo nei prossimi giorni però se ne saprà di più.

Le indagini dunque proseguono su un doppio binario: da una parte ci sono i sei indagati (cinque persone fisiche più una giuridica) per disastro ambientale colposo, dall’altra c’è quella per l’omicidio colposo per cui l’unica indagata e la Sestrieres Spa come conseguenza della morte di Tommaso Martinolich, il ragazzino di 14 anni residente a Chieri deceduto lo scorso 4 gennaio dopo una caduta avvenuta in pista, in un tratto in cui era presente una biforcazione mal segnalata e soprattutto che non avrebbe dovuto esserci.
 

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