Torino Pride, Appendino sostituisce i manifesti deturpati

Mentre in città fervono i preparativi per il decennale del Torino Pride, in programma il 9 luglio, e a poche ore dal grande party di autofinanziamento di questa sera, il gesto ignorante di alcuni vandali ha funestato il clima di festa. O perlomeno ci ha provato.

I manifesti della kermesse, affissi in zona Santa Rita, vicino a Piazza D'Armi e che riportano l'immagine di un bambino sorridente sotto una coperta multicolore, sono stati deturpati da svastiche e simboli osceni. Un atto vile che la neo sindaca, insediata da pochi giorni, ha voluto subito condannare.

E non si è limitata a questo: armata di colla e manifesti nuovi, e accompagnata dal neo assessore alle Pari Opportunità Marco Giusta e dal coordinatore del Torino Pride Alessandro Battaglia, si è recata sul posto provvedendo subito alla sostituzione delle locandine deturpate. 

"I manifesti sono stati deturpati con simboli davvero osceni: un gesto da condannare... ma questo non ci bastava - ha dichiarato Chiara Appendino nel video in diretta su Facebook -: dovevamo venire qui di persona a ripulire e ad appenderne subito di nuovi, per mettere un punto a quanto accaduto" .

E mentre nel video si vede la sindaca all'opera, è Marco Giusta a prendere la parola "Misoginia e sessismo sono simbolo di un'età che a Torino non vogliamo più vedere. I cittadini e le istituzioni devono agire: servono azioni in risposta a questa violenza. Non dobbiamo aver paura - ha poi concluso -, ma dobbiamo alzarci in piedi".

" I simboli che hanno riportato sui manifesti sono di odio - ha detto Alessandro Battaglia - quando invece il pride ha come unico significato quello dell' amore. E noi il 9 luglio celebreremo l'amore".