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Cronaca

Detenuto appicca il fuoco in cella: gli agenti di polizia penitenziaria scongiurano il dramma

Evacuati tutti i ristretti

Sfiorata la tragedia al carcere torinese Lorusso e Cutugno. Un detenuto di origine tunisina, attorno alle 14.45 di sabato 24 gennaio, ha appiccato un incendio nella propria cella e il personale di polizia penitenziaria in servizio è intervenuto, scongiurando il dramma. Indossando le apposite mascherine, gli agenti si sono fatti largo in mezzo al fumo e sono riusciti a far evacuare e far confluire i detenuti dell'intero piano - 5^ – 6^ – 7^ e 8 Sezione - nei cortili.

Tre poliziotti sono stati accompagnati presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Maria Vittoria per intossicazione. Al momento non si registrano altri episodi di intossicazione sia nei confronti di altri poliziotti che dei detenuti. L'uomo che ha causato l'incendio è stato tratto in salvo incolume. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco

“Non si conoscono le motivazioni del grave gesto posto in essere dal detenuto - ha dichiarato Leo Beneduci, Segretario Generale O.S.A.P.P. (Organizzazione Sindacale Polizia Penitenziaria) - . L’OSAPP da tempo denuncia violente aggressioni, offese, sputi ed altro riservato nei confronti del personale di Polizia Penitenziaria ed invece anche oggi, solo grazie alla prontezza del medesimo personale non si è sfiorata una grave tragedia: in condizioni estreme gli agenti hanno portato a termine, con spirito di abnegazione e senso del dovere, il proprio lavoro, nonostante la gravissima penuria di personale e il grave sovraffollamento dell’Istituto penitenziario".

E ha concluso: "Speriamo che il Ministro Bonafede e il Capo del D.A.P. (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria) sappiano riconoscere a tutto il personale di Polizia Penitenziaria intervenuto la giusta ricompensa per aver rischiato la propria vita in favore dei ristretti”.


 

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