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Cronaca

Tav, nessun aumento dei costi per la Torino-Lione

La Ltf garantisce che per la realizzazione dell'opera non ci sono stati aumenti: secondo gli indici attuali, dal 2012 i costi sono rimasti costanti

La società di diritto francese Ltf, controllata al 50% da Rfi e Rff, garantisce che non ci sono stati aumenti per i costi della realizzazione della Torino-Lione. Relativamente all'anno 2012 infatti le opere sono state valutate in 8,329 miliardi di euro a costi costanti. Questa è la modalità adottata in Francia, dove il valore costante viene poi adeguato in automatico al variare del valore della moneta. Con gli indici attuali e previsti, per i quali nel medio periodo non è ipotizzata alcuna variazione significativa, il costo è sostanzialmente stabile sia in euro costanti sia in euro correnti. Considerando l'evoluzione degli indici da gennaio 2012 a gennaio 2014, questi sono aumentati dell'1,41%. Quanto al contributo europeo del 40%, esso è per definizione in euro correnti e copre l’adeguamento monetario reale qualunque sia.

La legge italiana impone invece di stimare il valore del progetto "a vita intera”, con un tasso di rivalutazione convenzionale che nel caso in esame è stato del 3,50% all’anno. Questo ha portato ad un valore alla data di completamento dell’opera di 12 miliardi di euro circa. Il tasso teorico del 3,50% fu fissato nel 2010, quando il contesto macroeconomico prevedeva una forte crescita dei prezzi  relativamente a petrolio, elettricità e macchinari, che invece non si è verificata. E negli ultimi due anni non solo gli indici non sono aumentati ma sono in calo.In Francia i dati di riferimento dell’INSEE (Institut National Statistique et Etudes Economiques) dicono che il costo dei lavori con la fresa è cresciuto nel biennio solo di uno 0,07%, esattamente 50 volte meno del citato 3,50% annuo.


 

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