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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Crocetta / Corso Vittorio Emanuele II

Studenti in corteo a Torino, bruciati manichini raffiguranti Salvini e Di Maio

Circa 200 persone

Centinaia di studenti sono scesi in piazza per “tirare uno schiaffo al governo”, come scrivono in una nota. Quella di venerdì 12 ottobre è la prima manifestazione studentesca dell’anno e boccia l’operato del governo Lega-M5S, puntando il dito contro il finto cambiamento spacciato dall’esecutivo e le politiche europee. 

Gli studenti protestano "contro razzismo, finto governo del cambiamento e disuguaglianze". Il corteo, promosso dagli Studenti Indipendenti, è partito da piazza Arbarello e passando per le vie del centro città raggiunge piazza Castello. Traffico in tilt e pullman deviati a causa della manifestazione.

Davanti al Miur, in corso Vittorio, i manifestanti hanno bruciato una telecamera di cartone posta sopra dei mattoni. "I mattoni sono quelli che rischiano di caderci in testa tutti i giorni - spiegano -. Le telecamere sono quelle che vogliono mettere in ogni scuola per controllarci".
La protesta ha carattere nazionale, simili iniziative sono state poste in essere in altre 30 città. 

In piazza Castello sono stati infine bruciati dei manichini, raffiguranti il ministro dell'Interno Matteo Salvini e quello del Lavoro Luigi Di Maio, dopo essere stati bersagliati da uova contenenti vernici. A darli alle fiamme sono state due attiviste di Askatasuna, di diciotto e diciassette anni, le quali saranno deferite all’Autorità Giudiziaria per vilipendio delle istituzioni e per l’accensione del fumogeno.


  
“Questo è il governo della continuità, altro che cambiamento - dichiara Ivan Boine, Segretario provinciale del FGC -. Caro-libri, costo dei trasporti, soffitti che crollano: questi sono i problemi reali degli studenti, mentre questo esecutivo reazionario preferisce autorizzare blitz di polizia durante le lezioni per fare propaganda sulla nostra pelle. Non ci può essere nessun cambiamento senza mettere in discussione le basi della scuola di classe voluta dai padroni e costruita negli ultimi vent’anni da tutti i governi su spinta dell’Unione Europea. Senza un’inversione di rotta ci sono soltanto prese in giro per gli studenti e misure spot”.

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