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Cronaca Bertolla / Lungo Stura Lazio

Barca e Bertolla contro i campi abusivi: "E’ arrivata l’ora di dire basta"

Domani alle ore 18.30 i residenti e i commercianti dei due quartieri si ritroveranno davanti al monumento di lungo Stura Lazio. Al corteo contro il degrado della baraccopoli parteciperanno anche i consiglieri della circoscrizione Sei

Topi, rifiuti, furti e degrado. Sono questi alcuni dei motivi che hanno costretto i residenti e i commercianti di Barca e Bertolla ad organizzare una marcia di protesta contro le condizioni dei campi abusivi, in primis quello di lungo Stura Lazio. Una manifestazione - quella dell’associazione commercianti di Barca e Bertolla e del Tavolo Sociale di zona - per chiedere alla prefettura, alla Regione Piemonte, alla Provincia e al Comune di Torino di trovare una soluzione per un problema che da anni affligge tutta la periferia nord, compresi i vicini comuni di Settimo e San Mauro.

La camminata di protesta – stando a quanto riportato in uno dei tanti volantini affissi - si terrà domani pomeriggio. L’appuntamento è per le ore 18.30 davanti al monumento di strada Settimo, proprio dopo il ponte Amedeo VIII. Il corteo si concluderà nei pressi del piazzale Romolo e Remo.

Insieme ai cittadini scenderanno in strada anche i consiglieri della circoscrizione Sei che hanno aderito all’iniziativa. "Ci teniamo a portare la nostra solidarietà alle persone che da anni convivono con gli insediamenti abusivi", dichiara la presidente Nadia Conticelli. Ma nel mirino, oltre alla baraccopoli, ci sono anche le discariche abusive sorte negli ultimi anni, a cominciare da quelle presenti nei pressi della strada e del marciapiede. Senza dimenticare i rifiuti accatastati sulle sponde.

Campi nomadi abusivi in lungo Stura Lazio



Polemiche anche per i topi e i furti. A protestare potrebbero anche esserci i residenti dei quartieri Regio Parco e Rebaudengo, anche loro vittime illustri dei fumi tossici provenienti dalla combustione dei pneumatici e della plastica. E chi manifesterà lo farà anche per le aggressioni, la mancanza di igiene e i furti in quel di via Germagnano dove l’Amiat e il rifugio Enpa hanno più volte sollecitato le istituzioni a prendere dei provvedimenti. "Non si può ignorare questo dramma che ci trasciniamo dietro da anni – si legge in uno dei volantini -. E’ arrivata l’ora di superare i campi, sia quelli regolari sia quelli abusivi".
 

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