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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Centro / Via Po

A piedi nudi nel cuore di Torino, oltre 2mila alla marcia a sostegno dei migranti

Sono circa duemila le persone che nel tardo pomeriggio di ieri hanno partecipato alla "Marcia delle donne e degli uomini scalzi". Hanno camminato a piedi nudi lungo via Po in sostegno ai migranti

Hanno camminato a piedi nudi sfilando per tutta via Po in una marcia che ha visto il coinvolgimento non solo di centinaia di persone, ma anche di amministratori politici e di bambini che non hanno esitato a levarsi scarpe e ciabatte per farsi portavoce e simbolo di un'emergenza che sta mettendo a dura prova l'intera Europa, quella dei migranti. E' la "Marcia delle donne e degli uomini scalzi", una manifestazione che si è svolta in contemporanea in altre 60 città italiane, come Roma, Napoli e Venezia, città da cui l'appello è partito dilagando poi in tutto il resto della penisola.

Un'emergenza, quella dei migranti, che esige risposte concrete e immediate da parte delle amministrazioni e che ha portato, in particolare, l'arcivescovo Cesare Nosiglia a lanciare un appello a famiglie e parrocchie affinchè si rendessero disponibili ad accogliere i profughi. Appello a cui la cittadinanza torinese - come confermato dall'Ufficio Pastorale Migranti - ha risposto straordinariamente bene: sono oltre 50 le famiglie, infatti, che hanno dato la loro disponibilità ad accogliere entro le proprie mura di casa almeno un migrante. Porte aperte anche in numerose parrocchie che, di fatto, si sono subito attivate.

"Essere qui oggi dimostra che c'è un'altra Italia e un'altra Europa che di fronte alla morte, alla disperazione e alla guerra non fa i piccoli conti su quanto perde ma in realtà pensa che camminando scalzi si sia tutti uguali - ha affermato l'assessore Ilda Curti -. Stiamo affrontando un fenomeno di una portata storica enorme e proprio perchè anche noi siamo stati migranti dobbiamo ripensare al nostro modo di accogliere". Tante, infatti, le persone che sarebbero disposte a ospitare un profugo o che l'hanno già fatto in passato di fronte a emergenze simili e altrettanto drammatiche.

Il corteo si è svolto in modo pacifico per le vie del centro sino a piazza Castello, raccogliendo turisti e passanti curiosi che, al passaggio dei manifestanti, si sono tolti le scarpe e hanno cominciato a marciare a piedi nudi unendosi al sostegno simbolico ai migranti che la manifestazione ha voluto, nel complesso, esprimere.

Entro poche settimane dovrebbe partire - coordinato dall'Ufficio Pastorale Migranti - il programma di accoglienza e integrazione che permetterà alle famiglie torinesi di ospitare uno o più profughi in base alle loro esigenze e ai loro spazi. Non si tratta di profughi di prima accoglienza, ma di persone che sono già state sottoposte a controlli sanitari, hanno ottenuto i dovuti riconoscimenti dalla questura e sostenuto corsi di lingua italiana.

Ancora una volta, di fronte all'emergenza, Torino ha dimostrato di esserci: toccante la partecipazione di alcuni bambini che, giunti in piazza Castello si sono seduti a terra a piedi nudi, simbolo di innocenza e in ricordo di Aylan, il bambino trovato privo di vita sulle spiagge della Turchia. Una foto che ha fatto il giro del mondo e che, forse, smuovendo l'animo di molti, ha dato inzio a un vero e proprio processo di consapevolezza da parte di tutta la società.

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