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Cronaca

Mascherine rivendute con ricarichi fino al 1000%: denunciati un farmacista, un negoziante e un imprenditore

Anche una dietologa finisce nei guai

I carabinieri del nucleo antisofisticazione sanità (Nas) di Torino hanno denunciato quattro persone a inizio marzo 2020 per reati connessi con l'epidemia di coronavirus.

In tre casi il reato contestato è di manovre speculative su merci: si tratta di un farmacista e del titolare di una ferramenta nel quartiere San Donato di Torino, oltre al legale rappresentante di un'azienda farmaceutica non piemontese ma con una sede a Torino.

I militari hanno accertato, infatti, che vendevano mascherine monouso a prezzi superiori rispetto a quelli applicati prima dell’emergenza, con ricarichi sul prezzo di vendita che oscillavano tra il 300% e il 1000%. Le mascherine, infatti, prima costavano meno di 50 centesimi e sono arrivate a essere vendute a 20 euro ciascuna.

La quarta denunciata è una dietologa del Vercellese ma che aveva uno studio nella zona del Canavese: asseriva di poter fornire indicazioni sulla presunta alimentazione corretta per evitare il contagio da coronavirus e i cibi che, al contrario, l'avrebbero favorito. In questo caso l'ipotesi di reato è pubblicità ingannevole.

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